Adenomiosi, questa sconosciuta.
“E’ una patologia che confonde medici e pazienti e su cui non abbiamo un “consenso” sui vari temi quali l’epidemiologia, la prevalenza, i sistemi diagnostici (ecografia vs risonanza magnetica) e sui suoi effetti sulla fertilità – afferma Sergio Schettini – vicepresidente AOGOI. Le ultime metanalisi confermano il raddoppio del tasso di abortività. Ma mancano trials randomizzati, la letteratura è fatta di dati controversi perché la metodologia è diversa tra studi di coorte e studi retrospettivi con difficoltà quindi di arrivare ad una sintesi. Questo poi porta a conflitti di omogeneità di trattamento: chirurgia? ma quale? Non abbiamo dati per affermare che una tecnica sia migliore delle altre. Abbiamo sicuramente una traiettoria ma se andiamo al rigore scientifico metodologico ci rendiamo conto che l’evidenza è molto fragile. Lo stesso per le pazienti infertili: prima la chirurgia o prima la PMA? Con quali protocolli? E da ultimo: gli outcomes ostetrici come l’emorragia post partum, mal presentazione fetale, le alterazioni della placentazione e il rischio di rottura d’utero per le donne sottoposte a chirurgia.
Gli studi in arrivo vengono da Cina, Corea, Giappone dove l’epidemiologia sembra essere maggiore ma i datti occidentali mancano di “robustezza” di evidenze.
Ci confrontiamo quindi oggi con una malattia con più domande che risposte.
A breve avremo i risultati di una “consensus” che ho coordinato per SIGO e potremo avere maggiori certezze.”
Dr. Sergio Schettini – vicepresidente AOGOI
Gli studi in arrivo vengono da Cina, Corea, Giappone dove l’epidemiologia sembra essere maggiore ma i datti occidentali mancano di “robustezza” di evidenze.
Ci confrontiamo quindi oggi con una malattia con più domande che risposte.
A breve avremo i risultati di una “consensus” che ho coordinato per SIGO e potremo avere maggiori certezze.”
Dr. Sergio Schettini – vicepresidente AOGOI