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Contenziosi: le carenze delle Aziende sanitarie non ricadono sui medici.

Fucci
“A distanza di oltre 6 anni dalla Legge n.24 del 2017 si continua a parlare di contenzioso medico-legale, commenta l’avvocato Nicola Fucci, dell’ufficio legale Aogoi.Se è vero che il numero dei contenziosi promossi dai pazienti danneggiati direttamente ai sanitari è in diminuzione, è esploso anche il fenomeno definito come “amministrazione difensiva”. In buona sostanza accade che le Aziende sanitarie, chiamate a rispondere in prima persona dai pazienti danneggiati agiscano poi nei confronti dei propri dipendenti in ambito disciplinare, anche penale, e che si costituisca per l’esercizio della responsabilità amministrativa come parte civile fin alla Corte dei Conti. Il medico deve quindi difendersi. L’ufficio legale AOGOI (Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri e del territorio italiani) assiste da anni gli associati evidenziando come nell’80% dei casi l’errore dei sanitari accertati oggi si dimostra come una inadeguatezza e un deficit di carattere strutturale ed organizzativo della struttura. L’ufficio legale Aogoi – conclude Fucci, riscontra fortunatamente una particolare attenzione della giurisprudenza e della stessa Corte dei Conti alle carenze di personale e di struttura che non possono, ad esempio, riflettersi sulle responsabilità dei sanitari.”
Avv. NICOLA FUCCI – Ufficio Legale AOGOI

Akkermansia muciniphila, ruolo chiave nelle patologie metaboliche e gastrointestinali.

Nervi
La microbiologia ha preso un importante posto nella medicina moderna. In ginecologia come in altre specialità, oggi il microbiota è il focus degli argomenti. Il nostro patrimonio microbiologico è fondamentale per farci stare in salute per un invecchiamento migliore, e dobbiamo a nostra volta conservarlo in salute perché abbiamo purtroppo abbiamo costruito un ambiente ostile con una alimentazione e stili di vita non consoni. “C’è una enorme differenza del patrimonio microbiologico di un uomo rispetto a quello di una donna, spiega Sabrina Anna Nervi, ginecologa. Cambiamo infatti alcuni ceppi, alcuni grandi generali, e di questi vertono in un senso o nell’altro, verso una produzione autoctona di ormoni che ci sostiene nei momenti di défaillance come menopausa e andropausa. Il microbiota è inoltre un grande regolatore dello sviluppo cerebrale, ci sono infatti delle connessioni tra la qualità e quantità di alcuni batteri con la nostra capacità cognitiva. Il microbiota si interfaccia direttamente con i nostri ormoni e con il sistema immunitario, da cui si scopre perché le donne hanno più malattie autoimmuni rispetto all’uomo. La perdita di bifidi e la presenza di Akkermansia le rende più fragili.Il batterio Akkermansia muciniphila, che colonizza lo strato di muco del tratto gastrointestinale, rappresentando dall’1 al 4% del microbiota fecale, ha un ruolo chiave nello sviluppo delle patologie metaboliche e gastrointestinali. Attenzione quindi all’alimento, ai macro e micronutrienti.
Dr.ssa SABRINA ANNA NERVI - ginecologa

Nel mondo il 50% delle gravidanze non sono “desiderate” ed il 61% di queste vengono interrotte.

Benedetto
“Qual’ è il modo per evitare tutto questo? Usare una contraccezione efficace, spiega la prof.ssa Chiara Benedetto – Direttrice della Ginecologia Ostetricia Università di Torino.Sembra banale ma non è così.”
A livello globale negli ultimi 50 anni l'utilizzo dei metodi contraccettivi è cresciuto, ma sono ancora oltre 160 milioni le donne che non hanno accesso ai farmaci e ai presidi necessari per evitare una gravidanza indesiderata.
Quelle che incontrano maggiori difficoltà sono le donne più giovani e quelle che vivono nell'Africa subsahariana e nell'Asia meridionale.
Uno studio realizzato in Gran Bretagna su 48.000 donne seguite per 40 anni ha dimostrato che le donne che utilizzano contraccettivi ormonali vivono più a lungo.
Nonostante questi ed altri studi continuano ad esserci timori verso i contraccettivi ormonali, che possono assunti da donne che non presentano controindicazioni specifiche.   
Va ricordato che l’uso di contraccettivi moderni, quelli ormonali, abbinati al preservativo, sono fondamentali anche per evitare i contagi dalle malattie sessualmente trasmesse.
In Italia ancora poche donne usano la contraccezione efficace, non sono bene informate e soprattutto degli effetti terapeutici come ad esempio i disturbi premestruali, dismenorrea, irregolarità del ciclo e prevenzione a lungo termine di tumori del colon-retto, del corpo dell’utero, dell’ovaio.
Prof.ssa Chiara Benedetto – Direttrice Ginecologia Ostetricia Università di Torino

L’ isterectomia non è più la prima scelta per la fibromatosi uterina.

Driul
La fibromatosi uterina è una delle complicanze più frequenti nella vita della donna, soprattutto in tarda età. I fibromi uterini sono tumori benigni della muscolatura liscia dell'utero che causano frequentemente un sanguinamento uterino anomalo, dolore e tensione pelvici. Se ne è parlato al Congresso Regionale Triveneto Aogoi a Verona. “L’isterectomia non rappresenta l’unico trattamento per questa patologia benigna” afferma la prof.ssa Lorenza Driul della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Udine. “Ritengo infatti che l’isterectomia facile non sia così “facile” dal punto di vista tecnico e che viceversa si debba prima passare attraverso un trattamento medico. Le conoscenze e i farmaci di questi ultimi anni con approcci non chirurgici, ci permettono di salvare l’utero di molte donne, salvo quando ovviamente sia compromessa gravemente la qualità di vita delle pazienti. Penso sia importante offrire questa possibilità. E’ possibile usare ad esempio un trattamento contraccettivo per meglio controllare il sanguinamento e risolvere l’anemia. Le “nuove pillole” con estrogeni naturali che, insieme ai progestinici di recente formulazione, rappresentano per le donne una opportunità per non avere sanguinamenti.” Risolvere farmacologicamente una fibromatosi uterina può anche portare una migliore qualità di vita in tutti gli aspetti incluso quello professionale, conclude Lorenza Driul.