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I BENEFICI DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE

Gamberale
La contraccezione ormonale, spesso associata alla prevenzione delle gravidanze indesiderate, riveste un ruolo cruciale che va oltre la sfera della fertilità. Ha un impatto terapeutico spesso trascurato e offre notevoli benefici per affrontare con successo disturbi quali la dismenorrea e la sindrome premestruale. L'uso continuativo della contraccezione ormonale si rivela particolarmente efficace nel gestire eventi importanti come cefalee, depressioni premestruali e dolori premestruali severi. L’utilizzo della pillola in continuo o della contraddizione vaginale ci può essere utile per trattare anche questi fenomeni di piccola endometriosi e sono preventivi anche per successiveassociati all'endometriosi, talvolta non diagnosticata.
Inoltre, è fondamentale ricordare alle pazienti che la contraccezione ormonale offre una protezione significativa contro alcune patologie neoplastiche per almeno 10 anni. Questo include una riduzione del rischio di tumori dell'endometrio e dell'ovaio, fornendo rassicurazioni alle donne che spesso temono un aumento del rischio di tumore in seguito all’assunzione della pillola.

Dr. Alessandro Gamberale – Resp. Ginecologia Endocrinologia – Spedali Civili BS

LA SINDROME DA DOLORE PELVICO CRONICO: DIAGNOSI E APPROCCIO TERAPEUTICO

Murina
La sindrome da dolore pelvico cronico è una condizione che colpisce fino al 30% delle donne in ogni fase della vita, coinvolgendo diverse strutture pelviche come vescica, utero, strutture miofascili, intestino e regione vulvare. I sintomi variano, includendo sintomi a carico del tratto urinario, dismenorrea, dolore durante i rapporti sessuale.
Le condizioni che caratterizzano la sindrome da dolore pelvico cronico sono la vulvodinia, la sindrome della vescica dolorosa, il dolore associato all'endometriosi, al colon irritabile, l’aumento della contrattilità della muscolatura pelvica fino ad una vera e propria sindrome miofasciale.
La diagnosi, di esclusione, guida l'approccio terapeutico, che oggi comprende farmaci come l'amitriptilina e integratori come la palmitoiletanolamide, che agiscono sulla neuroinfiammazione. La riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale, così come riequilibrare il microbioma in diversi distretti. Il counseling è cruciale per affrontare l'impatto negativo sulla vita quotidiana e la vita di coppia. Comprendere il problema è il primo passo per una terapia efficace e per instaurare una connessione empatica con le pazienti, spesso lasciate sole nella gestione di questa condizione complessa.
Prof. Filippo Murina – Università di Milano – ASST Fatebenefratelli – Sacco - Milano

GIUSTIFICABILE L’ISTERECTOMIA PROFILATTICA NELLA NEOPLASIA ENDOMETRIALE?

Zinzani
Nell’era delle sindromi genetiche e dei tumori eredo-famigliari dove collochiamo il tumore dell’endometrio che, nei paesi sviluppati, è al primo posto come incidenza tra le neoplasie ginecologiche rappresentando il sesto tumore nella donna? Può il rischio di tumore dell’endometrio giustificare l’isterectomia profilattica nelle pazienti con mutazione BRCA?
L’isteroscopia negli ultimi anni ha avuto un notevole ampliamento dei suoi campi di applicazione, specie nel campo dell’infertilità. Grazie alla professionalità acquisita dagli operatori ed allo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche si è dimostrata non solo l’indagine più adeguata nel percorso diagnostico riproduttivo di una coppia infertile a fornire informazioni sulla patologia uterina (grado di raccomandazione B)1 , ma si è rivelata particolarmente utile per l’esecuzione di procedure chirurgiche mini-invasive, con il vantaggio di poterle a volte effettuare in regime ambulatoriale, senza ricorrere ad un ricovero ospedaliero.
Dr.ssa Silvia Corso - U.O. Ginecologia e Ostetricia Ospedale A. Manzoni ASST Lecco

NUOVO FARMACO NON ORMONALE PER LE VAMPATE DA MENOPAUSA.

Nappi
In menopausa le vampate di calore sono un fenomeno ampiamente diffuso. La terapia ormonale sostitutiva rappresenta una delle possibili cure. Questa però, se utilizzata per lunghi periodi, è potenzialmente associata ad un aumentato rischio di tumore al seno. Ecco perché diverse donne preferiscono evitare di assumerla.
Da qualche tempo però, grazie alla ricerca, sono state sviluppate delle molecole alternative in grado di ridurre le vampate senza agire a livello ormonale.
Un recente studio pubblicato sulle pagine di The Lancet, ha dimostrato che la molecola fezolinetant è in grado di ridurre significativamente le vampate di calore. “Non si tratta di un ormone né di uno psicofarmaco, afferma Rossella Nappi, professore di ginecologia e ostetricia a Pavia, ma un modulatore delle cellule che regolano le vampate di calore nel cervello dele donne in menopausa”.
Prof.ssa Rossella Nappi – ordinario di ginecologia e ostetricia – Università Pavia