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XXXVII Congresso Nazionale SIIA. 2020 Digital Edition.

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Il XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa avrà luogo in modalità virtuale dal 1° al 3 ottobre 2020, a causa delle restrizioni implicate dalla pandemia da Covid-19. “La struttura del Congresso rimarrà inalterata: ci saranno ‘state-of-the-art lectures’, dibattiti e messe a punto” – afferma il prof. Guido Grassi, Presidente SIIA - Società Italiana di Ipertensione Arteriosa. “Inoltre, si è ripresa una tradizione del Congresso: letture da parte di esperti internazionali”. Tra questi sarà presente il prof. Roland Schmieder - Ospedale Universitario di Erlangen (Germania), che commenterà con il Presidente Grassi le problematiche e i nuovi sviluppi relativi alla denervazione renale. Un ulteriore aspetto rilevante del Congresso è rappresentato dall’accreditamento FAD. Continua il Presidente: “È stata prevista una sessione giovani con l’idea – sviluppata dal Comitato Scientifico del Congresso – di offrire una serie di presentazioni e discussioni interattive di casi clinici, i migliori dei quali verranno premiati. Anche gli abstract saranno oggetto di comunicazione e di valutazione. Infine, ci sarà una presenza considerevole di aziende farmaceutiche e di device”. E conclude: “Un programma di grosso interesse, che quest’anno potrà essere arricchito da una maggiore partecipazione attiva degli iscritti”.
Prof. Guido Grassi – Presidente SIIA - Società Italiana di Ipertensione Arteriosa

Milano Heart Week 2020: la prevenzione cardiovascolare all’epoca del Covid-19.

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Cinque anni fa, l’Italia – assieme agli altri Paesi ONU – si era prefissata un obiettivo ora a rischio: ridurre di un terzo la mortalità cardiovascolare entro il 2030. Il focus sulla pandemia da Covid-19 ha provocato un disimpegno nei riguardi di altre malattie gravi e diffuse, in particolare del cuore, e penalizzato la prevenzione. “La terza edizione della Milano Heart Week del Centro Cardiologico Monzino si è focalizzata sul cercare di stimolare e riportare l’attenzione sulla prevenzione cardiovascolare e i comportamenti più idonei a migliorare il benessere individuale, proprio alla luce dell’esperienza vissuta a causa dell’infezione da Covid-19” – racconta la dott.ssa Daniela Trabattoni, Responsabile del Women Heart Center del Centro Cardiologico Monzino. “Abbiamo riscontrato una ritrosia dei pazienti, con sintomatologie talvolta acute, ad accedere alle cure per timore del contagio. Ma il virus non ha avuto solo riflessi negativi sulle patologie cardiache in atto: ha comportato anche difficoltà nel procedere alle diagnostiche preventive”. Sottolinea la dottoressa: “Se un percorso di screening deve sì essere intrapreso laddove ci siano delle spie di rischio, è bene che venga associato ad un adeguato comportamento e stile di vita, specifico per il singolo in termini di: controllo alimentare e del peso, riduzione dell’abitudine al fumo, ma soprattutto attività fisica. Parliamo di una medicina di prevenzione personalizzata”.
Dott.ssa Daniela Trabattoni – Responsabile del Women Heart Center, Centro Cardiologico Monzino

Ipertensione arteriosa polmonare: i progressi degli ultimi 20 anni.

Galiè
L’ipertensione arteriosa polmonare è una malattia rara che affligge circa 60 persone su un milione, con una predominanza quasi doppia femminile. “Colpisce i vasi polmonari distali che vengono ostruiti; pertanto il cuore deve aumentare la propria forza contrattile per poter far fluire il sangue nei polmoni. Il progressivo sovraccarico può culminare in uno scompenso cardiaco e il paziente può avere complicanze molto gravi” – racconta il prof. Nazzareno Galiè, Direttore di Cardiologia al Policlinico S. Orsola (Bo), coordinatore delle Linee Guida Internazionali sull’Ipertensione Polmonare e responsabile del Comitato scientifico AIPI - Associazione Ipertensione Polmonare Italiana. Fino a pochi anni fa, le terapie disponibili erano poco efficaci e nei casi più avanzati era necessario ricorrere al trapianto dei polmoni o cuore-polmoni. Afferma il professore: “Negli ultimi 20 anni sono stati sviluppati 12 farmaci specifici, attraverso più di 40 studi clinici controllati. Siamo arrivati ad un algoritmo terapeutico molto efficace, il che significa una migliore prognosi ed una migliore qualità di vita dei pazienti. Gli sviluppi futuri riguarderanno l’identificazione di una quarta classe di farmaci – oltre alle 3 già esistenti – soprattutto per i pazienti più avanzati, inseriti in lista d’attesa per trapianto polmonare”.
Prof. Nazareno Galiè – Direttore di Cardiologia, Policlinico S. Orsola (Bo)

L’impatto della pandemia Covid-19 sulla gestione delle malattie cardiovascolari. Le conseguenze sull’apparato cardiovascolare. Il commento di Massimo Volpe – Presidente SIPREC.

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“La pandemia dovuta al virus Covid-19 ha messo a dura prova i medici specialisti e stravolto le attività delle Società Scientifiche.
MedlineTv vuole dare voce alle Società Scientifiche attraverso i loro massimi rappresentanti con il racconto delle loro esperienze e riflessioni. Ogni settimana un intervento dei Presidenti delle Società coinvolte in prima linea. ”

“In tutti gli ospedali italiani si è verificata una riduzione dei ricoveri cardiologici, soprattutto di quelli acuti per infarto del miocardio, di circa il 50/60%” – dichiara il prof. Massimo Volpe, Presidente SIPREC - Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare – “e la chiusura di tutte le attività di degenza ordinaria e di ambulatorio, che non fossero legate a un regime di particolare urgenza cardiologica, a causa del timore dei pazienti di recarsi in ospedale. L’abbattimento dei ricoveri e delle visite ora sta determinando un problema secondario: recuperare le migliaia di prestazioni di cardiologia cancellate negli scorsi mesi. Infine, è importante considerare la mancata prevenzione, la sedentarietà, l’alimentazione sbagliata, la mancata aderenza alla terapia”. E aggiunge: “Il Covid-19 non solo si è rivelato un’importante malattia respiratoria, bensì ha determinato dei danni sull’apparato cardiovascolare – causati soprattutto da tromboembolie – e perfino degli effetti diretti sul cuore e sui vasi, in particolare miocarditi e vasculiti”.
Prof. Massimo Volpe – Presidente SIPREC – Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare

Il Congresso “ IUA - International Union of Angiology” 2020 organizzato in modalità virtuale, sarà in rete il prossimo 15 giugno. Simposi, interventi, possibilità di interagire via chat.

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“Considerando la mancanza di prospettive a lungo termine, per poter organizzare meeting scientifici, e non volendo vanificare il lavoro svolto negli ultimi due anni, abbiamo deciso di organizzare il Congresso IUA - International Union of Angiology di quest’anno cancellato a causa della pandemia, in modalità virtuale” - spiega il prof. Pier Luigi Antignani, Presidente del 29° Congresso Mondiale 2020 e Presidente eletto IUA - International Union of Angiology. “Verrà data in tal modo l’opportunità di assistere a simposi e ascoltare interventi da parte dei membri di numerose società scientifiche vascolari, provenienti da tutto il mondo mentre gli autori delle presentazioni competeranno per il nuovo ‘Evi Kalodiki Award’.
Il Congresso” – continua il prof. Antignani – “online il 15 giugno, rimarrà in rete per tre mesi. Sul sito verrà attivato un sistema di chat, per poter interagire con i professori e ricevere velocemente risposte e tutti i partecipanti virtuali riceveranno un certificato di partecipazione. Gli abstract delle presentazioni verranno pubblicati in un supplemento dell’International Angiology journal, la rivista ufficiale IUA”. E conclude: “Tutti i partecipanti registrati precedentemente al congresso di Roma, avranno libero accesso alla versione virtuale del congresso e lo stesso varrà per gli speaker”. www.iua2020.com.
Prof. Pier Luigi Antignani, Presidente del 29° Congresso Mondiale IUA 2020 e Presidente eletto IUA - International Union of Angiology