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‘Non bruciamo l’albero vascolare’

Antignani Pierluigi cover La ‘Fondazione Italiana Vascolare onlus’ (FIV) è nata nel 2013 con lo scopo di impegnarsi costantemente nella realizzazione di progetti ad ampio respiro, che vedono il coinvolgimento sia di partner nazionali che internazionali. La ‘Società italiana di Medicina Vascolare’ (SIMV) insieme a FIV, con il contributo di PMI Science con Philip Morris Italia, promuovono oggi il progetto ‘Non bruciamo l’albero Vascolare’. “La base di tale progetto” - precisa il prof. Pierluigi Antignani - Presidente Fondazione Italiana Vascolare FIV - “rinforza un impegno costante nella lotta al fumo di sigaretta, che porta a molte patologie non solo in campo cardio vascolare ma anche polmonare. Il fumo di sigaretta colpisce tutti gli organi creando danni irreparabili, che possono condurre persino al decesso del paziente”. E aggiunge: “I dati parlano chiaro: per le patologie cardiovascolari i casi di mortalità superano persino le patologie neoplastiche, portando a rischio di infarto, ictus e aneurisma dell’aorta. La soluzione ideale sarebbe chiaramente quella di smettere di fumare, ma l’operazione non sempre è facile, dal momento che la nicotina crea assuefazione. E’ necessario ‘educare’ i pazienti a gestire in maniera corretta questa dipendenza, utilizzando nuovi prodotti a combustione di tabacco, poiché in questo modo vengono eliminati tutti quelli legati alla combustione della sigaretta”.
Prof. Pierluigi Antignani – Presidente ‘Fondazione Italiana Vascolare’ onlus

Ricerca IQVA : colesterolo alto, una delle cause di ictus e infarto. Il 90% della popolazione sottovaluta il rischio.

Cecchini Isabella cover I risultati di una ricerca su oltre mille italiani in età adulta, finalizzata a capire il livello delle loro conoscenze e opinioni a proposito del colesterolo, si sono rivelati decisamente interessanti. “Il primo dato emerso è stato positivo”, conferma la D.ssa Isabella Cecchini - Direttrice dipartimento ricerche di mercato - Iqva Italia, “gli italiani sanno perfettamente che il colesterolo rappresenta una delle tre cause principali in grado di compromettere la salute cardiovascolare, ne conoscono anche le possibili estreme conseguenze di infarti e ictus, ma i comportamenti al contrario non si rivelano virtuosi. La gente infatti sottovaluta il rischio personale e oltre il 90% non riesce a rispettare una prevenzione efficace. Se si sottopone a un esame del sangue non bada ai valori soglia, non si interessa ai valori delle LDL e non riesce a gestire la propria alimentazione o a mantenere un allenamento fisico costante. Fortunatamente un ultimo atto che emerge dalla ricerca, è la grande attesa di informazione. Il cittadino vuole sapere cause e conseguenze della patologia, le modalità e i prodotti per prevenirla e si aspetta non solo dalla comunicazione su web e tv ma anche da medico e farmacista, come mettere in atto i comportamenti di prevenzione”.
D.ssa. Isabella Cecchini - Direttrice dipartimento ricerche di mercato - Iqva Italia

Malattie cardiovascolari: una riduzione del 35% della mortalità, grazie alla prevenzione di precisione.

Fiorentini Cesare E’ stata gremita e colorata la ‘Milano heart week run’ che ha chiuso ufficialmente ieri, con una corsa non competitiva di 5 km, la settimana degli eventi promossa dal Centro Cardiologico Monzino. “Una settimana interamente dedicata alle malattie cardiovascolari, che restano una piaga importante per il nostro paese” - sottolinea il Prof. Cesare Fiorentini, Direttore Area Clinica del Monzino. E aggiunge: “Sono stati fatti grandi passi avanti, grazie alla prevenzione di precisione ovvero quella personalizzata, dove ogni individuo viene gestito a seconda della propria caratteristica. Da un lato vengono identificati i valori di glicemia e di ipertensione, dall’altro lato si cerca di trasmettere quelle che sono le nozioni fondamentali, per migliorare il rischio cardiovascolare e consigliare - come priorità assoluta - esercizio fisico e alimentazione. Semplici misure a basso costo che se rispettate, offrono brillanti risultati a lungo termine senza rischiare patologie importanti, e dover ricorrere di conseguenza a operazioni invasive”.
Prof. Cesare Fiorentini - Direttore Area Clinica Ospedale Monzino - Milano

Presentati i primi tre capitoli delle linee guida ASH per la TEV.

cover Ageno WalterLa American Society of Hematology (ASH) ha presentato ai primi di dicembre i primi tre capitoli delle nuove linee guida per la pratica clinica sul tromboembolismo venoso (TEV). Negli ultimi anni è stata prodotta un'enorme quantità di prove utili a guidare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del TEV, ma gli approcci sono stati spesso applicati in modo incoerente. “Le nuove linee guida tengono conto delle prove più recenti per formulare raccomandazioni che in alcuni casi rafforzeranno le migliori pratiche esistenti – spiega il prof. Walter Ageno (past president SISET) che ha partecipato alla stesura – nella gestione delle terapie ed in particolare dei nuovi farmaci anticoagulanti.” Le linee guida sono state prodotte da gruppi diversi coinvolgendo clinici ma anche rappresentanti di pazienti. I capitoli della guida analizzano il TEV dalla profilassi per pazienti ricoverati e non ricoverati in ospedale, passando per la diagnosi di TEV, la gestione ottimale della terapia anticoagulante, la trombocitopenia indotta da eparina, il TEV nel contesto della gravidanza e arrivando fino al trattamento del TEV pediatrico. “Saranno utili finalmente anche in funzione delle disposizioni della legge Gelli – conclude Ageno”.
Prof. Walter Ageno – Past President SISET

Oltre 600 esperti si sono riuniti a Firenze dal 7 al 10 novembre per la 25ma edizione del Congresso SISET – Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e Trombosi.

cover Ageno Walter“Si tratta di esperti nazionali ed internazionali, che rappresentano diverse specializzazioni quali internisti, ematologi, ginecologi, biologi - spiega il prof. Walter Ageno – Past President SISET. Al Congresso si sono confrontati sullo stato dell’arte della gestione di patologie quali la trombosi e le malattie emorragiche. La trombosi è, come ricorda Ageno, una delle principali cause di morte nel mondo occidentale, in particolare quella arteriosa per infarto e ictus, ma anche quella venosa. Infatti l’embolia polmonare è la prima causa di morte intraospedaliera. La nostra Società Scientifica è in prima linea per studiare queste patologie, ma anche per divulgare la conoscenza al pubblico delle più note e le meno note. Le malattie come l’emofilia congenita, sono rare, ma ci sono altre patologie emorragiche date dall’uso di farmaci (ASA, NOAC) che sono causa di accesso in ospedale.
Prof. Walter Ageno – Past President SISET