
“Le apnee ostruttive del sonno” – trattate dal
dott. Giuseppe Insalico – Responsabile sezione fisiopatologica IBIM – CNR di Palermo, nell’ambito del Congresso AIPO– “sono un problema assai diffuso, a cui non viene spesso data la giusta importanza. Dietro un semplice russamento notturno, accompagnato da pause del respiro, avvengono infatti delle alterazioni a carico di tutto l’organismo. A volte nel soggetto diminuisce l’ossigenazione, altre volte gli si attiva in maniera importante il sistema nervoso simpatico. Tali attivazioni hanno spesso conseguenze negative su altri organi. In Italia sono affette da questa malattia, in età adulta, tra i 6 e i 12 milioni di persone, e sono tante le patologie croniche che trovano un grande fattore di rischio proprio nelle apnee notturne, come l’ipertensione, la fibrosi epatica e le varie malattie metaboliche o cardiovascolari (come la fibrillazione atriale e gli ictus), patologie di grande rilevanza che possono trovare gravi disabilità. Dobbiamo cercare di sospettare tali patologie e di identificare i soggetti che non abbiano ancora sviluppato tutte le comorbidità”. Quelle che elenca e ci ricorda il Prof. Insalico, in chiusura del suo intervento.
Dott. Giuseppe Insalico – Responsabile sezione fisiopatologica IBM CNR - Palermo