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Venerdì 10 novembre 2023 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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GINECOLOGIA La salute ginecologica in un contesto di sostenibilità.
Il 98° Congresso Nazionale SIGO- AOGOI – AGUI – AGITE si svolgerà dal 14 al 16 dicembre 2023 a Milano, nella prestigiosa sede del MICO, vicino a City Life. Il tema conduttore, spiega la prof.ssa Irene Cetin – Co-presidente del congresso, sarà quello della salute della donna come strumento per migliorare il futuro delle prossime generazioni, sia per il suo ruolo riproduttivo che per il ruolo che la salute femminile ha verso lo sviluppo di modelli positivi in tutti gli ambiti di età. Sostenibilità della salute, un tema attuale, il cui ruolo è sempre più centrale, sia nell’ambito della prevenzione, dal territorio all’ospedale, che dell’attenzione alla qualità delle cure e all’ambiente di lavoro. Un argomento che deve portare il professionista che si occupa della salute femminile al centro del dibattito istituzionale sui grandi temi attuali della riproduzione, della programmazione epigenetica, dell’allattamento, ma anche della salute ginecologica in un contesto di sostenibilità. Un progetto che deve vederci impegnati insieme alle nostre pazienti, le loro famiglie, i professionisti, le istituzioni, le aziende, per la salute del singolo associato al futuro dei nostri figli e figlie e del nostro pianeta. Il congresso, che coinvolgerà relatori sia nazionali che internazionali, professionisti da anni impegnati in questo ambito, verterà sulle principali sfide alla salute femminile in tutte le sue fasi che si propongono nella contemporaneità, con i cambiamenti globali nel mondo dell’emergenza climatica, dell’inquinamento ambientale, delle carenze e degli eccessi nutrizionali, dello stile di vita. Prof.ssa Irene Cetin – Co-presidente Congresso SIGO
GINECOLOGIA Nutraceutica in endometriosi: in attesa di conferme.
L’approccio farmacologico per l’endometriosi al momento si basa sulla modulazione degli ormoni ovarici, quindi sulla creazione di un ambiente caratterizzato tendenzialmente da livelli stabili di estrogeni e progestinici, generalmente con l’inibizione dell’ovulazione e a volte anche la soppressione della mestruazione. A seconda del tipo di endometriosi possono però cambiare anche i sintomi e in alcuni casi le opzioni terapeutiche oggi disponibili potrebbero non bastare.
Un altro tema ricorrente è la diagnosi, ancora oggi molto tardiva, in media dopo sette/dieci anni, con un picco di incidenza di nuove diagnosi dai 25 ai 35 anni, indice che la malattia in realtà si è sviluppata prima. Bisogna individuare la patologia quando le ragazze lamentano disturbi, tra cui dolori pelvici-addominali, e per i quali non si trova un’altra valida ragione, prima che peggiori.
Capitolo importante la prescrizione della nutraceutica, ormai di “moda” in molte specialità. “Ci sono studi incoraggianti per quanto riguarda l’uso delle vitamine antiossidanti “C” ed “E” ma in generale non sono attualmente sostenuti da importanti studi clinici di conferma di efficacia. Come spiega la dr.ssa Laura Buggio, dirigente medico presso la SC di ginecologia dell’Ospedale Maggiore Cà Granda Policlinico di Milano”.
ONCOLOGIA
Oncologia: il tuo codice postale conta!Da una indagine di Elma Research, condotta su pazienti e oncologi che trattano neoplasie polmonari e mammarie, è emerso che il 20% dei malati che non può più disporre di terapie approvate e rimborsate non viene inviato a un trial clinico, anche se idoneo, e per il 65% dei medici il costo e i fattori organizzativi ne sono il motivo. Il costo per gli spostamenti (32%) e la mancanza di servizi di trasporto pubblico (27%) sono i fattori più difficili da affrontare per i pazienti che si spostano per curarsi. “Per alcuni pazienti gli studi clinici rappresentano l’unica opzione terapeutica e di possibilità di un miglioramento delle condizioni di salute e della qualità di vita, spiega Luca Mazzarella, MD PhD, Group Leader, Laboratory of Translational Oncology dello IEO. Ma di fronte a un quadro diagnostico idoneo per un determinato trial clinico, l’oncologo deve considerare anche una serie di elementi per un eventuale arruolamento, come l’onere di raggiungere il centro, il supporto di un caregiver per coloro che sono più fragili, la gestione della famiglia e altri aspetti della vita della persona che possano essere determinanti per poter sostenere e non interrompere la sperimentazione, mantenendo al tempo stesso una buona qualità di vita”. Dr. Luca Mazzarella - Group Leader, Laboratory of Translational Oncology - IEO
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