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Venerdì 9 febbraio 2024 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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ONCOLOGIA XXIII GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CANCRO.
"Il cancro, afferma il Presidente Nazionale Sigo Prof Vito Trojano - è una patologia in costante crescita in tutto il mondo però è anche una patologia prevenibile e curabile, pertanto bisogna implementare le iniziative per potenziare la promozione degli screening oncologici e al contempo incentivare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio.La realizzazione di corsi di informazione e formazione, su queste tematiche, per gli alunni delle scuole superiori ed i Medici di medicina generale le Linee Guida specifiche, da noi elaborate, nei tumori genitali femminili ( pubblicate sul sito del CNEC del Ministero della Salute ), nelle donne giovani e desiderose di prole e che indicano la possibilità di aprire una finestra per la fertilità in queste pazienti senza modificare il rischio oncologico delle cure rappresentano una importante testimonianza della Sigo su queste tematiche di prevenzione ed in particolare su quella della Onco fertilità. Prof. Vito Trojano - Presidente Nazionale SIGO
ENDOCRINOLOGIA GLI OBIETTIVI DI SALUTE PER IL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE METABOLICHE
Per gestire le patologie metaboliche e migliorare le condizioni di salute dei pazienti diabetici è necessario lavorare per raggiungere obiettivi stabiliti. Per quanto riguarda l'emoglobina glicata (HbA1c), l'obiettivo è raggiungere almeno 53 mmol/mol, auspicabilmente il valore dovrebbe essere inferiore a 48. Per la dislipidemia, soprattutto in pazienti ad alto rischio cardiovascolare, le linee guida dell'European Society of Cardiology (ESC) consigliano un valore di LDL inferiore a 70 o inferiore a 55. Questi target sono particolarmente cruciali per i pazienti diabetici o con altri fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, pregressi eventi cardiovascolari, obesità e microalbuminuria. Per quanto riguarda la pressione arteriosa, l'obiettivo terapeutico è mantenerla inferiore a 130/80. Quando ci si trova di fronte a un paziente obeso, è importante iniziare precocemente terapie farmacologiche efficaci. Ad esempio, un BMI di 27 associato ad altri fattori di rischio come diabete, ipertensione e dislipidemia giustifica l'avvio di un trattamento farmacologico. I diabetologi rivestono un ruolo cruciale in questo approccio globale. Gli analoghi del GLP-1 e gli inibitori dell'SGLT-2 si sono dimostrati efficaci nell'affrontare il rischio cardiovascolare. Questi risultati sottolineano l'importanza di una gestione completa e personalizzata per migliorare complessivamente la salute cardiovascolare dei pazienti. Dr.ssa Olga E. Disoteo – Endocrinologia-Diabetologia Ospedale Sant’Anna - Como
GINECOLOGIA
LA SINDROME DA DOLORE PELVICO CRONICO: DIAGNOSI E APPROCCIO TERAPEUTICO
La sindrome da dolore pelvico cronico è una condizione che colpisce fino al 30% delle donne in ogni fase della vita, coinvolgendo diverse strutture pelviche come vescica, utero, strutture miofascili, intestino e regione vulvare. I sintomi variano, includendo sintomi a carico del tratto urinario, dismenorrea, dolore durante i rapporti sessuale. Le condizioni che caratterizzano la sindrome da dolore pelvico cronico sono la vulvodinia, la sindrome della vescica dolorosa, il dolore associato all'endometriosi, al colon irritabile, l’aumento della contrattilità della muscolatura pelvica fino ad una vera e propria sindrome miofasciale. La diagnosi, di esclusione, guida l'approccio terapeutico, che oggi comprende farmaci come l'amitriptilina e integratori come la palmitoiletanolamide, che agiscono sulla neuroinfiammazione. La riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale, così come riequilibrare il microbioma in diversi distretti. Il counseling è cruciale per affrontare l'impatto negativo sulla vita quotidiana e la vita di coppia. Comprendere il problema è il primo passo per una terapia efficace e per instaurare una connessione empatica con le pazienti, spesso lasciate sole nella gestione di questa condizione complessa. Prof. Filippo Murina – Università di Milano – ASST Fatebenefratelli – Sacco - Milano
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