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Venerdì 12 Febbraio 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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ONCOLOGIAVaccinazione anti-Covid19 per i pazienti oncologici. La posizione di AIOM. AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, CIPOMO - Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri e COMU - Collegio degli Oncologici Medici Universitari hanno collaborato di recente alla stesura di un documento relativo alla vaccinazione anti-Covid19. “Ai pazienti oncologici dovrebbe essere offerta la vaccinazione” – conferma il dott. Giordano Beretta, Presidente AIOM. “Non c’è nessun dato di rischio di maggiore tossicità o di interazione con i trattamenti”. Commenta il dottore: “Il vaccino dovrebbe essere offerto in primis ai pazienti in trattamento attivo – perché più a rischio – e ai loro ‘caregiver’. Ai pazienti oncologici che stanno facendo un trattamento ormonale o a bersaglio molecolare, il vaccino potrebbe essere somministrato nello stesso periodo dei loro coetanei, ma rispetto a questi un po’ prima per via della loro comorbilità. Infine, i pazienti potenzialmente guariti, che non hanno malattie oncologiche o altre comorbilità, potrebbero rientrare nella loro fascia di età ed essere vaccinati in concomitanza con i loro coetanei. In conclusione, la posizione di AIOM è: vaccino assolutamente sì, salvo problematiche allergiche specifiche”. E sottolinea: “Vaccino subito a chi sta facendo un trattamento immunosoppressivo”. Dott. Giordano Beretta – Presidente AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica
MEDICINA VASCOLARE Tecnica SONOVEIN. Trattamenti per l’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori e preservazione della vena safena.Gli specialisti che trattano l’insufficienza venosa degli arti inferiori sono oggi soliti a trattamenti di tipo ablativo e all’utilizzo del cianoacrilato, tecnica endovasale ampiamente documentata e ritenuta una valida alternativa alla termoablazione. “L’ultima novità in termini di trattamento è SONOVEIN, procedura di ablazione, di chiusura di un determinato tratto di una vena varicosa tramite radiofrequenza transcutanea” – dichiara il prof. Edoardo Cervi, docente presso l’Università degli Studi di Brescia e Specialista in Chirurgia Vascolare e Generale. “Penso che questa sarà l’innovazione più rilevante nell’ambito della flebologia. È già in uso a Londra e in Austria e a breve il “Centro Medico Ippocrate - Vein Clinic” di Parma, porterà questa tecnica anche in Italia”. Infine, evidenzia il professore: “nel momento in cui affrontiamo un paziente con varici è importante che il salvataggio safenico rimanga un’opzione e valutare se è possibile non agire direttamente sulla safena, nei casi in cui non è eccessivamente dilata”. E consiglia: “Sono da tenere in considerazione anche le tecniche che sfruttano l’ablazione dei collaterali, quale la famosa tecnica ASVAL oppure una schiuma sclerosante, per vedere se è possibile ripristinare la grande safena”.Prof. Edoardo Cervi – Docente presso l’Università degli Studi di Brescia, Specialista in Chirurgia Vascolare e Generale
GINECOLOGIA Sclerosi Multipla e gravidanza: proseguimento o interruzione delle terapie.Numerosi studi scientifici hanno reso noti gli effetti benefici della gravidanza nelle donne affette da Sclerosi Multipla - SM. “La ricerca ha dimostrato che durante la gravidanza si assiste ad una progressiva protezione dall’attività infiammatoria correlata alla SM, che raggiunge il picco di massima copertura nel terzo mese” – asserisce il prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente SIN - Società Italiana di Neurologia. In merito al proseguimento o all’interruzione delle terapie, illustra il professore: “le Linee Guida ECTRIMS - European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis e EAN - European Academy of Neurology indicano che le donne con desiderio di gravidanza dovrebbero essere informate che i DMDs (Disease Modifying Drugs) non sono registrati per l’uso in gravidanza, con la sola eccezione del “glatiramer acetato”. Nella pratica clinica, tuttavia, alcuni farmaci come lo stesso “glatiramer acetato”, l’ “interferone beta”, il “dimetilfumarato” e “natalizumab” possono essere continuati fino alla conferma dell’avvenuto concepimento. Inoltre, la letteratura per ora suggerisce che “glatiramer acetato”, “interferone beta” e “natalizumab” possono essere continuati nei primi mesi della gravidanza, ma solo se la donna ha una storia di alta frequenza di ricadute”.Prof. Gioacchino Tedeschi – Presidente SIN - Società Italiana di Neurologia SPECIALI Roche: ricerca e sviluppo di farmaci innovativi in un’ottica omnicomprensiva dei bisogni del paziente.L’azienda Roche è ogni giorno all’opera per supportare i pazienti e chi ne ha cura, offrendo soluzioni volte a prevenire, monitorare e trattare patologie gravi e spesso difficili da gestire. “Roche è impegnata da oltre 120 anni nella ricerca e nello sviluppo di farmaci innovativi, in particolar modo nell’ambito delle malattie rare” – racconta Patrizia Olivari, Rare Condition Business Head Roche Italia. “Per esempio, abbiamo sviluppato farmaci per l’emofilia, la fibrosi idiopatica polmonare e l’atrofia muscolare spinale; in futuro ne arriveranno per la distrofia muscolare di Duchenne e la sindrome di Angelman. Ma Roche vuole andare oltre. Per questo nasce ‘la SMAgliante Ada’, un progetto partito nel 2020 che ha coinvolto i ragazzi delle scuole elementari. La “SMAgliante Ada” è un personaggio a fumetti affetto da atrofia muscolare spinale che racconta la disabilità in maniera simpatica e inclusiva”. In questi giorni è stato lanciato un concorso rivolto ai giovani per scrivere il prosieguo del fumetto e renderli davvero protagonisti. Spiega Patrizia Olivari: “Ciò potrà permettere di favorire l’inclusione sociale a scuola, migliorare la vita di questi ragazzi e la gestione della patologia. Questo è l’impegno di Roche: farmaci innovativi e visione omnicomprensiva dei bisogni dei pazienti”.Patrizia Olivari – Rare Condition Business Head Roche Italia
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