SPECIALI Lunedì 25 gennaio
“Terapie Digitali, una Opportunità per l’Italia”. Introdurre una nuova classe terapeutica nella pratica medica.‘Tendenze Nuove’, rivista della Fondazione Smith Kline, ha recentemente pubblicato il numero monografico ‘Terapie Digitali, una Opportunità per l’Italia’, le cui pagine raccolgono le proposte, le analisi e le raccomandazioni di 40 tra i maggiori esperti italiani del settore che hanno partecipato al progetto ‘Terapie Digitali per l’Italia’. “Le terapie digitali sono una nuova categoria di interventi medici che si affianca ai farmaci e alle terapie avanzate, basata su sperimentazione clinica, autorizzata da enti regolatori, rimborsabile dai Servizi Sanitari e prescrivibile dal medico” – spiega il dott. Giuseppe Recchia, Cofondatore di “daVinci Digital Therapeutics” e Vice Presidente di Fondazione Smith Kline. “La differenza rispetto alle terapie farmacologiche è che il principio attivo è un software, non una molecola. Sebbene siano disponibili da alcuni anni in Giappone, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, sono ancora scarsamente conosciute e non approvate in Italia. Questo progetto ha due grandi obiettivi: rendere disponibile una nuova categoria di terapie per il paziente italiano e far sì che il nostro Paese possa avere un ruolo nella loro ricerca e sviluppo, una nuova opportunità di progresso tecnologico, sociale ed economico”.Dott. Giuseppe Recchia – Cofondatore di “daVinci Digital Therapeutics”, Vice Presidente di Fondazione Smith Kline
ENDOCRINOLOGIA
Martedì 26 gennaio
Studio ACTION IO. Ostacoli alla gestione dell’obesità: il punto di vista di medici e pazienti. Lo studio internazionale ACTION IO (Awareness, Care and Treatment in Obesity maNagement - an International Observation) ha coinvolto 11 Paesi, oltre 14 mila persone con obesità e circa 3 mila operatori sanitari allo scopo di valutare gli ostacoli alla gestione dell’obesità, sia dal punto di vista dei pazienti sia dei medici. “Di fatto si è trattato di un sondaggio che ha mostrato molteplici attitudini e percezioni errate, barriere nel trattamento di questa condizione” – racconta il prof. Paolo Sbraccia, Vice Presidente IBDO Foundation e Ordinario di Medicina Interna all’Università di Roma ‘Tor Vergata’. “Nonostante le persone con obesità ritengano per quasi il 70% che l’obesità sia una malattia, l’81% dichiara che è propria responsabilità. Il 54% dei pazienti discute del proprio problema con il medico ma solo il 21% riceve l’indicazione di un follow up”. Conclude il professore: “I risultati fotografano una situazione critica e una difficoltà di dialogo tra medici e pazienti. Nell’attesa di trattamenti sempre più innovativi che ci consentano di curarli in modo efficace, dobbiamo evitare lo stigma, la responsabilizzazione e fare di tutto affinché i decisori politici, i sistemi regionali e nazionali, possano creare una rete di Centri per la cura dell’obesità, condizione che è una vera e propria malattia”. Prof. Paolo Sbraccia – Vice Presidente IBDO Foundation, Ordinario di Medicina Interna all’Università di Roma “Tor Vergata”
ONCOLOGIA
Mercoledì 27 gennaio
GYNECARE 2020. Carcinoma vulvare e ricostruzione della regione. Approccio multidisciplinare e radicale. Nel corso del Meeting Internazionale di Chirurgia Ginecologica Ricostruttiva e Cosmetica svoltosi nel mese di dicembre 2020 – di aggiornamento sulle patologie dei genitali esterni femminili – si è discusso largamente di carcinomi vulvari e di chirurgia ricostruttiva e cosmetica. “Il carcinoma della vulva non è una patologia rarissima; si tratta di una neoplasia frequente nella popolazione non vaccinata per HPV che richiede una collaborazione tra oncologo, ginecologo e chirurgo ricostruttivo” – afferma il prof. Franco Bassetto, Direttore di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Per tale motivo, sottolinea il professore: “Il medico che entra in contatto con un sospetto clinico di carcinoma vulvare deve indirizzare la paziente verso Centri in cui sia presente un team multidisciplinare”. E aggiunge: “Oggi è possibile una ricostruzione molto articolata della regione vulvare, che deve essere effettuata subito ed in maniera corretta. La paziente affetta da questo tipo di tumore deve uscire dalla sala operatoria operata in modo radicale – eventualmente con biopsia del linfonodo sentinella – e ricostruita. Ricostruita per una questione di autostima e di immagine corporea, per andare incontro al benessere psico-fisico della paziente”. Prof. Franco Bassetto – Direttore di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Azienda Ospedale-Università di Padova
DERMATOLOGIA Venerdì 29 gennaio Rosacea: patologia da non sottovalutare. Sintomi peculiari e novità nel trattamento.La rosacea è una patologia infiammatoria cronica del viso, osservabile in uomini e donne tendenzialmente dopo i 30 anni, in aumento e spesso sottovalutata dal punto di vista clinico. “Il campanello d’allarme è il rossore improvviso, fugace, che può diventare permanente” – segnala il prof. Giuseppe Micali, Direttore di Dermatologia e Venereologia, Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche dell’Università di Catania. “Individuare questo sintomo ci permette di anticipare la diagnosi di rosacea e di informare il paziente sui fattori innescanti. Col tempo possono comparire anche papule e/o pustole e addirittura, in alcuni soggetti, è possibile osservare forme di rosacea fimatosa. Inoltre, i pazienti hanno spesso disturbi oculari; lamentano di sovente bruciore e sensazione puntoria ampiamente sottovalutati, che invece determinano una bassa qualità di vita”. Evidenzia il professore: “è fondamentale individuare i trattamenti giusti. Fino a 10 anni fa erano ben pochi, mentre oggi disponiamo di farmaci topici che controllano l’eritema, le papule e le pustole, di antibiotici a dosaggio molto basso in grado di sfiammare senza generare antibiotico-resistenza, di antipertensivi – sempre a basso dosaggio – che ci permettono di alleviare l’arrossamento”.Prof. Giuseppe Micali – Direttore di Dermatologia e Venereologia, Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche dell’Università di Catania
|