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Venerdì 8 Gennaio 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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UROLOGIAXXVII Congresso Nazionale AURO.it. Prelievi gametici. Tecniche per il recupero chirurgico in pazienti azoospermici. Nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale AURO.it - Associazione Urologi Italiani, all’interno della sessione dedicata all’andrologia, è stato affrontato il tema dei prelievi gametici per ART - ‘Assisted Reproductive Technology’. “L’azoospermia, totale mancanza di spermatozoi nel liquido seminale, può dipendere da due cause: un’ostruzione dei dotti oppure una scarsa o nulla produzione di spermatozoi” – asserisce il dott. Maurizio Carrino, Direttore UOSD di Andrologia, Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli (Na). “Nelle forme ostruttive una soluzione molto semplice è l’aspirazione testicolare. Nella seconda casistica, è possibile ricorrere a due tecniche. Innanzitutto, a prelievi chirurgici multipli di tessuto testicolare mediante un’incisione: un intervento noto come ‘TESE’. Nelle forme più gravi ciò non è talora sufficiente e bisogna procedere con una tecnica microchirurgica, ‘microTESE’: con il microscopio operatore si ricercano le zone testicolari che appaiono più ricche di spermatozoi. Gli spermatozoi recuperati vengono congelati e potranno essere adoperati in un programma di fertilizzazione assistita”. Conclude il dottore: “Le tecniche di recupero gametico hanno aperto ai pazienti con grave infertilità più ampi e luminosi orizzonti”. Dott. Maurizio Carrino – Direttore UOSD di Andrologia, Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli (Na)
DERMATOLOGIA Melanoma: fattori di rischio e incidenza. L’impatto rivoluzionario dell’immunoterapia. In un anno i nuovi casi di melanoma, in Italia, sono incrementati del 20%: da 12.300 nel 2019 a 14.900 circa nel 2020. “L’aumento di incidenza del melanoma è dovuto soprattutto a fattori di rischio modificabili, a una non corretta esposizione al sole, in particolare per quanto concerne bambini e adolescenti” – dichiara la prof.ssa Paola Queirolo, Direttore Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori rari dello IEO - Istituto Europeo di Oncologia (MI). “Una serie di nuove strategie terapeutiche, a partire dal 2010, ha rivoluzionato la possibilità di guarigione e di sopravvivenza nei pazienti anche con malattia avanzata. In precedenza, per i pazienti che sviluppavano la patologia ai linfonodi regionali, terzo stadio, o metastasi a distanza, quarto stadio, purtroppo non vi erano farmaci efficaci in grado di migliorare la sopravvivenza a lungo termine. Con l’avvento dei farmaci a bersaglio molecolare e dell’immunoterapia, quando questa viene applicata dopo l’intervento chirurgico sui linfonodi regionali, possiamo finalmente parlare di guarigione e di trattamento limitato nel tempo: la terapia dura un anno. Nella fase metastatica, pur non essendoci un tempo definito della durata del trattamento, per il 50% dei pazienti è possibile una sopravvivenza a lungo termine”. Prof.ssa Paola Queirolo – Direttore Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori rari dello IEO - Istituto Europeo di Oncologia (MI)
GINECOLOGIA GYNECARE 2020: Meeting Internazionale di Chirurgia Ginecologica Ricostruttiva e Cosmetica.Il Meeting Internazionale di Chirurgia Ginecologica Ricostruttiva e Cosmetica tenutosi nel mese di dicembre 2020 ha avuto come obiettivo un aggiornamento multidisciplinare e completo sulle patologie dei genitali esterni femminili, dall’adolescenza fino all’età menopausale della donna, area di interesse di enorme rilevanza clinica. La chirurgia ricostruttiva e cosmetica dei genitali femminili è sempre più richiesta dalle pazienti a causa di patologie tumorali o invalidanti oppure per esigenze prettamente estetiche. “Durante il Meeting si è trattato principalmente di patologie vulvo-vaginali, da piccoli a casi estremi quali, per esempio, carcinomi della vulva in stadio avanzato inoperabili se non per interventi palliativi” – racconta il prof. Erich Cosmi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi di Padova. “Si è constatata l’importanza del medico consultoriale, del ginecologo privato e della capacità dei medici di adottare un approccio multidisciplinare – che comprenda un ginecologo, un dermatologo e un chirurgo plastico – in presenza di una lesione a livello vulvo-vaginale. Oggigiorno si può dire che le donne sono molto controllate, in particolare grazie alla rete formativa dei ginecologi extra ospedalieri”.Prof. Erich Cosmi – Direttore della Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, Università degli Studi di Padova SPECIALI “La pandemia dovuta al virus Covid-19 ha messo a dura prova i medici specialisti e stravolto le attività delle Società Scientifiche. MedlineTv vuole dare voce alle Società Scientifiche attraverso i loro massimi rappresentanti con il racconto delle loro esperienze e riflessioni. Ogni settimana un intervento dei Presidenti delle Società coinvolte in prima linea.”
“Molti reumatologi sono stati reclutati per i reparti Covid-19, determinando una carenza, già presente, di personale medico specialistico” – spiega il prof. Roberto Gerli, Presidente SIR - Società Italiana di Reumatologia. “Nella prima ondata tutti gli sforzi della sanità sono stati indirizzati verso il trattamento e la copertura dei pazienti infetti da Covid, con conseguente chiusura in molte situazioni dei reparti e delle attività ambulatoriali di reumatologia. I pazienti sono stati valutati – per quanto possibile – telefonicamente o in via telematica, il che non rappresenta l’ideale soprattutto in casi di patologie croniche e terapie importanti, da monitorare. Nella seconda fase, fortunatamente, nella grande maggioranza dei casi le attività sono state solamente ridotte. La SIR ha tentato di superare queste problematiche impiantando una piattaforma di telemedicina, disponibile per tutti gli specialisti reumatologi”. Precisa il professore: “La telemedicina non sostituisce la visita medica ma è un complemento all’attività sanitaria e ambulatoriale”. E aggiunge: “La SIR, in ultimo, ha proposto due tipi di trial terapeutici per pazienti ospedalizzati o a domicilio con infezione da Covid-19, approvati dall’Agenzia Italiana del Farmaco e attualmente in atto”. Prof. Roberto Gerli – Presidente SIR - Società Italiana di Reumatologia
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