UROLOGIALunedì 19 ottobre
XXVII Congresso Nazionale AURO.it. Induratio penis plastica e disfunzione erettile: soluzioni chirurgiche. Nel corso del XXVII Congresso Nazionale AURO.it è stata affrontata una delle problematiche andrologiche più complesse: l’induratio penis plastica, caratterizzata da grave recurvatum del pene, con concomitante disfunzione erettile. “Ci sono pazienti affetti da DE gravi in cui la terapia con farmaci orali non è assolutamente sufficiente, per cui bisogna ricorrere all’impianto di una protesi gonfiabile che sostituisca l’erezione. Talora però questa protesi non basta a garantire al paziente una erezione ortograda. Da qui la necessità di manovre chirurgiche ancillari” – spiega il dott. Maurizio Carrino, Direttore UOSD di Andrologia, Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli (Na). “Abbiamo mostrato ed esplicato queste tecniche in video, a partire dalla semplice incisione della placca – causa del recurvatum – con apposizione di un patch biologico ematico che permette la restitutio ad integrum delle funzioni. In altri casi è invece possibile procedere a incisioni multiple della tunica che contiene i corpi cavernosi, ridandole una certa elasticità e consentendo di eliminare il recurvatum”. Dichiara il dottore: “Queste soluzioni hanno in comune effetti e risultati in termini estetici e funzionali veramente interessanti. L’agreement del paziente con impianto protesico è nella nostra casistica del 92/97%”. Dott. Maurizio Carrino – Direttore UOSD di Andrologia, Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli (Na)
ONCOLOGIA
Mercoledì 21 Ottobre
4° Congresso Nazionale ONDA. Aderenza diagnostica e terapeutica. I numeri del cancro in Italia nel 2020. Il 4° Congresso ONDA - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere è stato incentrato sull’aderenza alla terapia e alla diagnostica – in particolare nell’era Covid-19 – analizzata in varie aree specialistiche, tra cui l’oncologia. “Sono stati pubblicati i nuovi dati epidemiologici italiani curati dal Registro Tumori e dall’Oncologia Medica. Sono 377.000 le nuove diagnosi di cancro previste per quest’anno nel nostro paese: 195.000 negli uomini e 182.000 nelle donne. Si stimano circa 6.000 casi in più rispetto allo scorso anno a carico delle donne” – riporta la prof.ssa Adriana Albini, Direttore Scientifico di MultiMedica Onlus, Sesto S.Giovanni e Docente di Patologia Generale, UniBicocca. “Occuparsi del paziente oncologico è stato più difficile durante il periodo acuto per tutta una serie di ragioni indipendenti dalla volontà dei medici di seguire i propri pazienti”. E sottolinea: “Il Covid non predispone di più alla malattia neoplastica, né viceversa. È chiaro però che un ospite già compromesso, in particolare dal punto di vista del polmone, possa risentirne di più se contrae l’infezione. Secondo il Registro Tumori ci sono 500 decessi quotidiani per tumore. È fondamentale perciò tornare a fare ricerca, sia per farmaci e vaccini Covid, sia nei campi delle patologie a maggior mortalità quali oncologia e medicina cardiovascolare”. Prof.ssa Adriana Albini – Direttore Scientifico di MultiMedica Onlus, Sesto San Giovanni - Docente di Patologia Generale, UniBicocca
SPECIALI
Venerdì 23 Ottobre
Premio Nobel per la Chimica 2020. Premiata la tecnica di editing del genoma CRISPR/Cas9 per la cura di malattie “in vivo” . Il Premio Nobel per la Chimica 2020 è stato assegnato a Jennifer Doudna e Emmanuelle Charpentier, scienziate alle quali si deve la messa a punto del sistema CRISPR/Cas 9. Il dott. Fabrizio Alberti,Ricercatore dell'Università di Warwick (GB), esplica la portata di questa ricerca: “CRISPR è una tecnica che viene definita ‘a forbici genetiche’, perché consente di tagliare il DNA in una posizione specifica e di riscriverlo in animali, piante e microorganismi. Ha rivoluzionato la biologia molecolare, consentendoci di manipolare il genoma di una cellula con alta precisione ed in tempi estremamente ridotti. CRISPR è stata messa a punto nel 2012 e, a distanza di soli 8 anni, oggi viene utilizzata da scienziati in tutto il mondo. Fino ad ora è stata usata in ambito medico principalmente in via sperimentale, per curare malattie genetiche tramite trattamenti ‘ex vivo’. Nel marzo di quest’anno è stata annunciata la prima terapia sperimentale per il trattamento ‘in vivo’ su un paziente affetto da distrofia della retina”. Conclude il dottore: “La scoperta CRISPR sta avendo ripercussioni in svariati settori scientifici, inclusi l’agricoltura e la medicina. A patto che vengano rispettate le dovute regole etiche, e che si possano valutare con certezza i rischi connessi all’uso di CRISPR nell’uomo, molto probabilmente riusciremo ad avere dei farmaci basati su questa tecnica negli anni a venire”. Dott. Fabrizio Alberti – Ricercatore dell'Università di Warwick (GB)
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