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Venerdì 9 ottobre 2020 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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ENDOCRINOLOGIA
‘This year in’ ipofisi, tiroide e metabolismo osseo. Evento G•AME 2020 online. “La drammatica pandemia in corso ha profondamente cambiato la vita di tutti noi e anche le modalità di aggiornamento del medico. Il gruppo G•AME - giovani dell’Associazione Medici Endocrinologi, con questo evento che si terrà sabato 10 ottobre dalle ore 10 alle 12, intende dare un segnale di resistenza, continuità e sostegno all’Associazione e a tutti gli endocrinologi che ne fanno parte” – dichiara il dott. Vincenzo Di Donna, Coordinatore del gruppo G•AME. ‘This year in’ sarà un appuntamento in diretta streaming, gratuito e interattivo, in cui verranno presentate le più recenti novità nell’ambito dell’ipofisi, della tiroide e del metabolismo osseo. Commenta il dottore: “Si parlerà dell’importante Position Statement pubblicato da AME assieme all’American Association of Clinical Endocrinologists sull’acromegalia, di osteoporosi e nuove possibilità terapeutiche, di Linee Guida nel campo della tiroide uscite nell’ultimo anno sulle tecniche ablative mini-invasive dei nuclei della tiroide e di una consensus pubblicata da chirurghi americani nel campo della chirurgia endocrina, in particolare della tiroidectomia. Saranno coinvolti tutti i componenti del board direttivo dei giovani dell’AME, affiancati da qualificati colleghi tutti sotto i 40 anni”. E sottolinea: “Nell’ultimo anno – legittimamente e comprensibilmente – l’attenzione è stata monopolizzata dal Covid, però non dobbiamo dimenticare che esistono anche altre patologie”. Dott. Vincenzo Di Donna – Coordinatore gruppo G•AME - giovani dell’Associazione Medici Endocrinologi

SPECIALI
74° Congresso Nazionale SIAARTI: ICARE2020. Il Congresso Nazionale SIAARTI - Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, che fino al 2019 radunava circa 4000 partecipanti tra relatori, uditori, aziende ed espositori, quest’anno avrà luogo online dal 9 al 25 ottobre ogni venerdì, sabato e domenica pomeriggio. “Abbiamo cercato di cogliere gli aspetti positivi legati a questa nuova modalità: il Congresso non sarà solo live ma anche registrato. Ci saranno delle sessioni alle quali i colleghi potranno accedere per un intero anno” – racconta la responsabile del Comitato Congressi, la prof.ssa Gilda Cinnella - U.O. Anestesia Rianimazione Terapia Intensiva, Azienda Ospedaliero Universitaria 'Ospedali Riuniti di Foggia'. “Il Congresso avrà come leitmotiv ‘I CARE’, ‘prendersi cura’: un motto di Don Milani che in medicina significa avere interesse per il paziente, e non solo per la malattia”. ICARE2020 prevede diverse collaborazioni con altre Società Scientifiche e toccherà svariati temi, tra cui: anestesia, terapia intensiva, medicina del dolore, problematiche relative ai pazienti fragili e al percorso nascita. E aggiunge la professoressa: “Poiché negli anni a venire dovremo confrontarci con una maggiore tecnologia, abbiamo deciso di inserire delle sessioni su big data, information technology, telemedicina e informatizzazione. Un Congresso ‘a tutto campo’ che coprirà una gamma vastissima di tematiche”. Prof.ssa Gilda Cinnella – Responsabile del Comitato Congressi SIAARTI.

CARDIOLOGIA
Infarto NSTEMI. Risultati dello studio DUBIUS: nuovi standard di trattamento e prognostici a livello mondiale. Lo studio DUBIUS, patrocinato e finanziato da GISE - Società Italiana di Cardiologia Interventistica, ha coinvolto circa 39 Centri italiani di Chirurgia Interventistica per 4 anni, analizzando pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST e dimostrando che una strategia invasiva con coronarografia tempestiva per via radiale consente una migliore prognosi – indipendentemente dalla tempistica della terapia farmacologica antiaggregante. È stato effettuato un confronto tra persone arrivate in pronto soccorso e trattate direttamente con cura farmacologica – prima ancora che una diagnosi definitiva fosse elaborata – e persone a cui è stata eseguita una coronarografia precoce entro 24/36 ore ante farmaci. “Se confermata la diagnosi di infarto veniva poi somministrato il trattamento farmacologico aggressivo, che solo questi pazienti dovrebbero ricevere” – spiega il prof. Giuseppe Tarantini, Presidente GISE. “I risultati hanno evidenziato che nel 30% dei casi non risultava necessaria un’angioplastica. E di questo 30%, ben il 20% non aveva una diagnosi di infarto o addirittura aveva bisogno di un bypass, che controindica o non indica l’utilizzo di farmaci antiaggreganti alla cieca”. Prof. Giuseppe Tarantini – Presidente GISE - Società Italiana di Cardiologia Interventistica.

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