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Venerdì 2 ottobre 2020 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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SPECIALI
XXV Congresso Nazionale FADOI – virtuale e live – 2020. “È in corso il XXV Congresso Nazionale FADOI, realizzato quest’anno mediante un’innovativa formula ‘smart virtual’ legata alle difficoltà implicate dalla pandemia” – dichiara il prof. Dario Manfellotto, Presidente FADOI - Società Scientifica di Medicina Interna. “Abbiamo disegnato una piattaforma originale elettronica che simula in modo completo uno spazio congressuale, con aule, stand, punti di incontro, votazioni e discussioni. È disponibile un’offerta formativa di alto livello, connessa al grande impegno a 360° degli internisti nell’assistenza al paziente, che verrà riproposta in FAD”. Tra le tematiche affrontate: infezioni gravi, uso di nuovi farmaci, malattie rare, trattamento dell’anemia, ventilazione non invasiva, insufficienza respiratoria, scompenso cardiaco, diabete mellito, vaccini, paziente complesso con epatopatia cronica, identità della medicina interna. Con riferimento a quest’ultimo argomento, asserisce il professore: “La Medicina Interna è una disciplina fondamentale, sempre in evoluzione, per affrontare al meglio le criticità del Servizio Sanitario Nazionale. Proprio come è accaduto nel primo semestre del 2020, che ha visto noi internisti ospedalieri in prima fila a combattere il Covid-19: il 70% dei pazienti ricoverati in ospedale erano seguiti all’interno dei reparti di Medicina Interna”. Prof. Dario Manfellotto – Presidente FADOI - Società Scientifica di Medicina Interna
CARDIOLOGIA
Milano Heart Week 2020: la prevenzione cardiovascolare all’epoca del Covid-19. Cinque anni fa, l’Italia – assieme agli altri Paesi ONU – si era prefissata un obiettivo ora a rischio: ridurre di un terzo la mortalità cardiovascolare entro il 2030. Il focus sulla pandemia da Covid-19 ha provocato un disimpegno nei riguardi di altre malattie gravi e diffuse, in particolare del cuore, e penalizzato la prevenzione. “La terza edizione della Milano Heart Week del Centro Cardiologico Monzino si è focalizzata sul cercare di stimolare e riportare l’attenzione sulla prevenzione cardiovascolare e i comportamenti più idonei a migliorare il benessere individuale, proprio alla luce dell’esperienza vissuta a causa dell’infezione da Covid-19” – racconta la dott.ssa Daniela Trabattoni, Responsabile del Women Heart Center del Centro Cardiologico Monzino. “Abbiamo riscontrato una ritrosia dei pazienti, con sintomatologie talvolta acute, ad accedere alle cure per timore del contagio. Ma il virus non ha avuto solo riflessi negativi sulle patologie cardiache in atto: ha comportato anche difficoltà nel procedere alle diagnostiche preventive”. Sottolinea la dottoressa: “Se un percorso di screening deve sì essere intrapreso laddove ci siano delle spie di rischio, è bene che venga associato ad un adeguato comportamento e stile di vita, specifico per il singolo in termini di: controllo alimentare e del peso, riduzione dell’abitudine al fumo, ma soprattutto attività fisica. Parliamo di una medicina di prevenzione personalizzata”. Dott.ssa Daniela Trabattoni – Responsabile del Women Heart Center, Centro Cardiologico Monzino.

CARDIOLOGIA
XXXVII Congresso Nazionale SIIA. 2020 Digital Edition. Il XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa avrà luogo in modalità virtuale dal 1° al 3 ottobre 2020, a causa delle restrizioni implicate dalla pandemia da Covid-19. “La struttura del Congresso rimarrà inalterata: ci saranno ‘state-of-the-art lectures’, dibattiti e messe a punto” – afferma il prof. Guido Grassi, Presidente SIIA - Società Italiana di Ipertensione Arteriosa. “Inoltre, si è ripresa una tradizione del Congresso: letture da parte di esperti internazionali”. Tra questi sarà presente il prof. Roland Schmieder - Ospedale Universitario di Erlangen (Germania), che commenterà con il Presidente Grassi le problematiche e i nuovi sviluppi relativi alla denervazione renale. Un ulteriore aspetto rilevante del Congresso è rappresentato dall’accreditamento FAD. Continua il Presidente: “È stata prevista una sessione giovani con l’idea – sviluppata dal Comitato Scientifico del Congresso – di offrire una serie di presentazioni e discussioni interattive di casi clinici, i migliori dei quali verranno premiati. Anche gli abstract saranno oggetto di comunicazione e di valutazione. Infine, ci sarà una presenza considerevole di aziende farmaceutiche e di device”. E conclude: “Un programma di grosso interesse, che quest’anno potrà essere arricchito da una maggiore partecipazione attiva degli iscritti”. Prof. Guido Grassi – Presidente SIIA - Società Italiana di Ipertensione Arteriosa.

UROLOGIA
XXVII Congresso Nazionale AURO. La chirurgia robotica in urologia nel 2020. Tecniche di trattamento dei tumori a confronto.
Il dott. Giuseppe Simone, urologo presso l’Istituto Regina Elena (Roma) illustra le evidenze emerse durante il XXVII Congresso Nazionale AURO.it, con particolare riferimento alla chirurgia robotica in urologia, e esplica per quali patologie tumorali è più frequentemente utilizzata o preferibile nel 2020. “Se la cistectomia robotica è ormai una realtà in diversi Centri, non rappresenta ancora uno standard”. Ma distingue il dottore: “Diverso è il discorso per il trattamento del tumore della prostata e del rene. Come già sappiamo da studi randomizzati, non esiste una differenza sostanziale tra prostatectomia radicale retropubica, laparoscopica e robotica da un punto di vista di outcomes principali: le 3 tecniche sono fondamentalmente equivalenti. Tuttavia, la grande maggioranza dei Centri usa la chirurgia robotica, richiesta in primis dai pazienti. Per quanto concerne il tumore del rene, è interessante notare che sussistono ancora delle esperienze a cielo aperto, limitate a casi molto selezionati, e la nefrectomia parziale laparoscopica è tuttora un’opzione. Ciò nonostante, è emerso che la chirurgia robot-assistita permette di spingersi a chirurgie conservative in casi estremi, forse un controllo del campo chirurgico e una visione migliore durante l’intervento, consentendo una dissezione più meticolosa. Ciò si traduce in risultati finali più accurati e probabilmente migliori a distanza per il paziente”. Dott. Giuseppe Simone – Urologo - Istituto Regina Elena (Roma) 
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