CARDIOLOGIA
Ipertensione arteriosa polmonare: i progressi degli ultimi 20 anni. Attesa per la quarta classe di farmaci. L’ipertensione arteriosa polmonare è una malattia rara che affligge circa 60 persone su un milione, con una predominanza quasi doppia femminile. “Colpisce i vasi polmonari distali che vengono ostruiti; pertanto il cuore deve aumentare la propria forza contrattile per poter far fluire il sangue nei polmoni. Il progressivo sovraccarico può culminare in uno scompenso cardiaco e il paziente può avere complicanze molto gravi” – racconta il prof. Nazzareno Galiè, Direttore di Cardiologia al Policlinico S. Orsola (Bo), coordinatore delle Linee Guida Internazionali sull’Ipertensione Polmonare e responsabile del Comitato scientifico AIPI - Associazione Ipertensione Polmonare Italiana. Fino a pochi anni fa, le terapie disponibili erano poco efficaci e nei casi più avanzati era necessario ricorrere al trapianto dei polmoni o cuore-polmoni. Afferma il professore: “Negli ultimi 20 anni sono stati sviluppati 12 farmaci specifici, attraverso più di 40 studi clinici controllati. Siamo arrivati ad un algoritmo terapeutico molto efficace, il che significa una migliore prognosi ed una migliore qualità di vita dei pazienti. Gli sviluppi futuri riguarderanno l’identificazione di una quarta classe di farmaci – oltre alle 3 già esistenti – soprattutto per i pazienti più avanzati, inseriti in lista d’attesa per trapianto polmonare”. Prof. Nazareno Galiè – Direttore di Cardiologia, Policlinico S. Orsola (Bo)

UROLOGIA
Malattie sessualmente trasmesse. HPV nell’uomo: rischio di infertilità. Le malattie sessualmente trasmesse sono tutt’oggi molto rilevanti. “Secondo l’OMG, un milione di persone al giorno può riscontrare questo tipo di malattia” – dichiara il prof. Salvatore Sansalone, Urologo e Andrologo - Università di Tor Vergata (Roma). “Generalmente, nel periodo estivo il numero delle infezioni sessuali raddoppia. I più soggetti sono decisamente i giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni. La più frequente, in modo particolare in questa fascia d’età, è l’infezione genitale da papilloma virus”. Prosegue il professore: “Nell’uomo l’HPV è facilmente individuabile: a volte può presentarsi in maniera sì asintomatica, ma con piccole verruche. Se invece trasmesso ad una donna e non riconosciuto mediante un esame ginecologico, può determinare anche una conseguenza di tipo oncologico”. E rivela: “Ultimamente, alcuni studi hanno scoperto che nel 10% della popolazione maschile l’infezione da HPV può essere presente nel liquido seminale. Ciò può determinare un’alterazione sia della morfologia sia della motilità degli spermatozoi e portare alla sterilità. Quest’ultima è considerata dall’OMS un problema sociale oltre che sanitario: una coppia su 5 nel periodo fertile non riesce a concepire”. Prof. Salvatore Sansalone – Specialista in Andrologia e Urologia, Università di Tor Vergata (Roma).

GINECOLOGIA
Il ruolo fondamentale dei ginecologi durante la pandemia. La ripartenza delle attività sospese durante il lockdown. Il commento di Nicola Colacurci – Presidente eletto SIGO.
“La pandemia dovuta al virus Covid-19 ha messo a dura prova i medici specialisti e stravolto le attività delle Società Scientifiche. MedlineTv vuole dare voce alle Società Scientifiche attraverso i loro massimi rappresentanti con il racconto delle loro esperienze e riflessioni. Ogni settimana un intervento dei Presidenti delle Società coinvolte in prima linea. ”
“Le attività ostetriche a basso e alto rischio non sono state modificate: né l’attività di ricovero né l’attività ambulatoriale. I ginecologi sono stati impegnati su un doppio fronte: le gravide Covid positive, per le quali abbiamo dovuto designare un percorso protetto, e le gravide non Covid. Tutti i punti nascita hanno previsto uno screening per identificare i casi a rischio” – rassicura il Prof. Nicola Colacurci, Presidente eletto SIGO - Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia. “L’oncologia ginecologica ha continuato a funzionare. Tuttavia, l’attività di elezione ha dovuto essere interrotta per 2 mesi. Adesso stiamo cercando di fare in modo che le liste di attesa createsi vengano smaltite in termini accettabili”. SIGO ha ritenuto molto importante la pronta ripresa delle attività di PMA, sospese durante il lockdown. “Considerate che in Italia i nati da riproduzione assistita rappresentano il 2/3% dei nati complessivi” – dichiara il Presidente eletto. E conclude: “È chiaro che il sistema sanitario nazionale abbia riscontrato una serie di criticità inevitabili. In ambito ostetrico-ginecologico, penso che siamo riusciti a garantire un’organizzazione ottimale su quasi tutto il territorio nazionale. Le infezioni virali sono una problematica con cui dobbiamo imparare a convivere, sfruttando quello che il lockdown ci ha dato: tutta una serie di valori che avevamo dimenticato”. Prof. Nicola Colacurci – Presidente eletto SIGO - Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia

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