SPECIALILunedì 13 Luglio
L’ombra della depressione nella popolazione sanitaria. “Burnout” e supporti psicologici indispensabili.I pazienti Covid-19 e la popolazione generale, sottoposti a lungo lockdown e paura di contagio o morte, hanno indubbiamente sviluppato intensi sintomi psichici in questo periodo storico. “Tuttavia, il tema della depressione ha colpito in modo particolare anche la popolazione sanitaria” – evidenzia il prof. Claudio Mencacci, Presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia e direttore del Dipartimento di Salute mentale e Neuroscienze, ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano. “Gli operatori sanitari si sono ritrovati esposti in oltre il 45% delle situazioni a una serie di sintomatologie psichiche severe: a partire dall’alterazione del ritmo sonno-veglia, sono via via accresciuti stati di ansia, irritabilità, depressione e progressivo distacco emotivo – causati da sentimenti di impotenza, generati dai numerosi decessi a cui hanno assistito. Ciò ha comportato una condizione conosciuta come ‘burnout’ e ha fatto sì che in ogni struttura aziendale vi fossero degli ‘SOS stress’, supporti di carattere emotivo e psicologico. Questi programmi di recupero di energia fisica e psichica sono indispensabili”. Prof. Claudio Mencacci – Direttore Dipartimento Salute mentale e Neuroscienze, ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano
GINECOLOGIA
Mercoledì 15 Luglio
Danno perineale provocabile dal parto per via vaginale. Tecniche preventive o riparatrici. “Manovre di difesa e protezione del perineo”. Nell’ultimo secolo mortalità e morbilità materna sono state magistralmente ridotte. Una delle criticità permaste è il danno perineale di varia entità, inevitabilmente provocabile dal parto per via vaginale. “Stiamo cercando di implementare delle tecniche che prevengano, riducano o riparino in modo adeguato l’eventuale danno al perineo” – afferma il dott. Claudio Crescini, vicepresidente nazionale AOGOI. “Il secondo problema riguarda l’episiotomia, in passato eseguita nel 90% dei parti. Studi approfonditi hanno dimostrato che questo intervento chirurgico può comportare delle conseguenze a distanza, soprattutto in termini di dolorabilità nell’area vulvare all’inizio dei rapporti e di guarigione non adeguata. Attualmente questa procedura viene effettuata in meno del 10% dei casi e in alcuni punti nascita del 5%. Stiamo tentando di evitare lacerazioni e episiotomie grazie a delle ‘manovre di difesa e protezione del perineo’, praticate dall’ostetrica per consentire una nascita meno traumatica”. Dott. Claudio Crescini – Vicepresidente nazionale AOGOI.
CARDIOLOGIA
Venerdì 17 Luglio L’impatto della pandemia Covid-19 sulla gestione delle malattie cardiovascolari. Le conseguenze sull’apparato cardiovascolare. Il commento di Massimo Volpe – Presidente SIPREC.
“La pandemia dovuta al virus Covid-19 ha messo a dura prova i medici specialisti e stravolto le attività delle Società Scientifiche. MedlineTv vuole dare voce alle Società Scientifiche attraverso i loro massimi rappresentanti con il racconto delle loro esperienze e riflessioni. Ogni settimana un intervento dei Presidenti delle Società coinvolte in prima linea. ”
“In tutti gli ospedali italiani si è verificata una riduzione dei ricoveri cardiologici, soprattutto di quelli acuti per infarto del miocardio, di circa il 50/60%” – dichiara il prof. Massimo Volpe, Presidente SIPREC - Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare – “e la chiusura di tutte le attività di degenza ordinaria e di ambulatorio, che non fossero legate a un regime di particolare urgenza cardiologica, a causa del timore dei pazienti di recarsi in ospedale. L’abbattimento dei ricoveri e delle visite ora sta determinando un problema secondario: recuperare le migliaia di prestazioni di cardiologia cancellate negli scorsi mesi. Infine, è importante considerare la mancata prevenzione, la sedentarietà, l’alimentazione sbagliata, la mancata aderenza alla terapia”. E aggiunge: “Il Covid-19 non solo si è rivelato un’importante malattia respiratoria, bensì ha determinato dei danni sull’apparato cardiovascolare – causati soprattutto da tromboembolie – e perfino degli effetti diretti sul cuore e sui vasi, in particolare miocarditi e vasculiti”. Prof. Massimo Volpe – Presidente SIPREC – Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare.
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