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Lunedì 8 luglio 2019 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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DERMATOLOGIALunedì 8 Luglio XXIV World Congress of Dermatology. Milano, 10-15 Giugno 2019Le malattie bollose: il pemfigoide bolloso e il pemfigoide delle mucose. Patologia e complicazioni nella malattia. “Le malattie bollose sono un gruppo eterogeneo di forme che hanno un meccanismo patogenetico di tipo autoimmunitario”, precisa il dr. Angelo Valerio Marzano- professore associato di dermatologia, Università degli Studi di Milano, “legato a degli auto anticorpi che vengono prodotti dai pazienti, colpiti sulla cute e nelle mucose. Sono tra le malattie più gravi conosciute in dermatologia, con dei correlati anche internistici, dato che il soggetto può avere una serie di complicazioni quali infezioni più o meno gravi, dalle polmoniti fino ad arrivare alla setticemia, spesso conseguenza delle terapie. Ciò avviene perché tali malattie vengono trattate con dei farmaci immunosoppressori (come i corticosteroidi sistemici). Oggi ne esiste un farmaco particolarmente raffinato e selettivo, utilizzato per il gruppo del 'pemfigo', patologia bollosa dalle diverse varianti: il pemfigoide bolloso e il pemfigoide delle mucose. Il primo è particolarmente frequente nell'individuo anziano, e questo spiega il rischio di insorgenza di complicazione infettive. mentre il secondo, più raro e dall'andamento rapido e evolutivo, quando colpisce la mucosa oculo congiuntivale può portare alla cecità”. Dr. Angelo Valerio Marzano - Professore associato di dermatologia, Università degli Studi di Milano.
SPECIALIMartedì 9 Luglio VI° GLOBAL FORUM ON NICOTINE. Varsavia, 6-8 Giugno 2019“E’ importante fornire a tutte le persone delle strategie per combattere il fumo di sigaretta tradizionale, anche a quelle maggiormente fragili, come i senzatetto e le persone con malattie mentali gravi. Dal simposio "Role of a new generation electronic cigarette on smoking displacement in smokers with schizophrenia spectrum disorders: a prospective 3-month feasibility study" - spiega il dr. Pasquale Caponnnetto del Cohear di Catania - si evidenzia che deve essere offerta una possibilità a tutte le persone, con un approccio cucito sulle esigenze specifiche delle persone che stiamo trattando. Per quanto riguarda le persone con malattie mentali gravi, come la schizofrenia, deve cambiare un po’ l’atteggiamento generale che ad oggi ha visto considerare queste persone impossibilitate a smettere, o a utilizzare gli strumenti in grado di ridurre il rischio. Deve cambiare l’orientamento generale dei curanti, soprattutto delle persone che si occupano di salute, rispetto all’opportunità di fornire strumenti per la promozione della salute. Non stiamo parlando ovviamente di numero di sigarette ma di vite umane, e della possibilità di aumentare la loro qualità di vita, poiché non vanno a morire per malattie mentali ma perché fumano la sigaretta classica. Le sigarette generalmente sono importanti perché forniscono un compenso nicotinico, aiutano nella gestualità e riescono a stimolare l’elemento cognitivo delle persone, ma anche quello della gestione della giornata e del tempo”. C’è un rapporto con i device ? “Generalmente c’è un rapporto con la sigaretta classica, rispetto alla quale è molto attaccato. Passando a questi nuovi prodotti a basso rischio, chiude Caponnetto, il fumatore deve trovare quello adatto a lui, e cercare di stabilire un nuovo ‘attaccamento’ ma in questa scelta la persona non deve essere lasciata sola bensì affiancata da qualcuno in grado di aiutarlo. Il futuro credo sia quello di formare tutti i professionisti della salute alla "smoking dissuasion" in generale e alla "tobacco harm reduction". Dr. Pasquale Caponnetto – Centro di Eccellenza Cohear - Catania
GINECOLOGIA Mercoledì 10 Luglio
Informazione ed educazione: come è cambiata l'attenzione delle donne riguardo l'igiene intima tramite educatori sanitari e media. Nel corso degli ultimi anni l'attenzione nei confronti dell'igiene intima, secondo anche una statistica effettuata lo scorso febbraio su mille donne italiane, è cambiata parecchio. “Non è più vista infatti come una semplice azione di routine, bensì come un gesto importante, legato al benessere e alla sicurezza personale”, sottolinea la dr.ssa. Anne Marie Van De Kieft - Head Marketing di Mylan Spa, “soprattutto da parte delle più giovani che vogliono sentirsi più attraenti e maggiormente sicure, della propria sfera sessuale. Oggi le donne vogliono conoscere meglio ciò che utilizzano per la propria igiene intima, ricercano efficacia, sicurezza e prodotti specifici adatti alle esigenze personali, che mutano nel corso delle quattro fasi della vita, ovvero infanzia, adolescenza, gravidanza (oltre al il periodo mestruale - in cui si è più a rischio di infezioni), e menopausa. L'informazione e l’educazione avviene principalmente attraverso gli educatori sanitari: il 65% delle donne si rivolge con fiducia al proprio ginecologo ma è fondamentale integrare questa formazione, attraverso media e passaparola”. D.ssa Anne Marie Van de kieft - Head Marketing - Mylan Spa
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GINECOLOGIA Giovedì 11 Luglio Congresso FAG – “La Donna dai 40 anni in poi: progetti di salute e strategie terapeutiche.” Milano, 24 Maggio 2019
I disturbi del sonno nella differenza di genere uomo-donna. “Le interazioni possibili tra sonno e disturbi neurovegetativi possono essere almeno tre”, precisa la Dott.ssa Maria Salsone, neurologo ricercatrice CNR HSR Ville Turro – Centro di Medicina del Sonno diretto dal prof. Luigi Ferini-Strambi, “ una legata a una eziologia comune, come accade per esempio alla malattia di Parkinson, poi ci possono essere disturbi del ritmo circadiano e delle alterazioni cardio respiratorie e in ultimo ci possono essere condizioni geneticamente dettate. La medicina del sonno sta diventando sempre più una medicina di genere, poiché molti disturbi del sonno sono maggiormente legati agli uomini rispetto alle donne, ma anche periodo della loro vita. Nella fase adolescenziale e per esempio si potrebbe manifestare una maggiore fluttuazione del sonno, mentre in quella peri-menopausale una frammentazione dello sonno stesso. Tra le patologie dei disturbi del sonno sicuramente ritroviamo le apnee istruttive, molto più frequenti e presenti negli uomini mentre nelle donne il disturbo aumenta nel periodo post-menopausale si assiste a un incremento della prevalenza di questo disturbo dal 30 al 70% . Dr. Maria Salsone – neurologo ricercatrice CNR HSR Ville Turro – Centro di Medicina del Sonno)
SPECIALI Venerdì 12 Luglio XXIV Congresso Nazionale FADOI, Firenze 11-14 Maggio 2019
“Pensionamento e stato di salute: alcune riflessioni degli internisti FADOI: tra malattie e alcolismo” “Il popolo dei pensionati sta diventando sempre più numeroso”, dichiara il dr. Franco Berti - già direttore del dipartimento di medicina interna dell’Ospedale San Camillo di Roma. “Nei prossimi anni coprirà il 25% della popolazione e per questo è importante comprendere fin da subito quali siano le malattie che affliggono attualmente questa categoria - generalmente calcolata solo sotto un profilo economico, durante il periodo lavorativo - e come poterle prevenire quando si è ancora ancora operativi e impegnati nel mondo del lavoro. Questo perché ci sono molte variabili nell'ambito dell'età della salute dei pensionati: la modalità (se obbligatoria o programmata), le malattie precedenti al pre-pensionamento e lo stato socio economico. A parte le malattie generiche che colpiscono un po' tutti, la depressione e l'alcolismo sono particolarmente incidenti e dipendenti dal nuovo status. Un brusco cambiamento dell'attività, prima importante e dopo molto meno intensa, può degenerare come una perdita di qualifica professionale e di status sociale, arrivando persino a influire sul matrimonio. C'è un declino cognitivo ancora non chiaro: è fondamentale tenere la mente allenata. Si parla infatti di una memoria fluida piuttosto che cristallizzata: la prima, costituita dalla capacità cognitiva nell'elaborazione corrente e complessa, mentre la seconda permette di accedere alla memoria a lungo termine”. Dr. Franco Berti – ex direttore medicina interna Ospedale San Camillo Roma.
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