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Venerdì 19 gennaio 2024 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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GINECOLOGIA NUOVO FARMACO NON ORMONALE PER LE VAMPATE DA MENOPAUSA.
In menopausa le vampate di calore sono un fenomeno ampiamente diffuso. La terapia ormonale sostitutiva rappresenta una delle possibili cure. Questa però, se utilizzata per lunghi periodi, è potenzialmente associata ad un aumentato rischio di tumore al seno. Ecco perché diverse donne preferiscono evitare di assumerla. Da qualche tempo però, grazie alla ricerca, sono state sviluppate delle molecole alternative in grado di ridurre le vampate senza agire a livello ormonale. Un recente studio pubblicato sulle pagine di The Lancet, ha dimostrato che la molecola fezolinetant è in grado di ridurre significativamente le vampate di calore. “Non si tratta di un ormone né di uno psicofarmaco, afferma Rossella Nappi, professore di ginecologia e ostetricia a Pavia, ma un modulatore delle cellule che regolano le vampate di calore nel cervello dele donne in menopausa”. Prof.ssa Rossella Nappi – ordinario di ginecologia e ostetricia – Universita’ Pavia
ONCOLOGIA AIFA APPROVA NUOVO FARMACO PER LINFOMA DELLA ZONA MARGINALE (LZM)
BeiGene ha annunciato che zanubrutinib ha ricevuto l’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per due nuove indicazioni per il trattamento di pazienti adulti affetti da Linfoma della Zona Marginale (LZM) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia a base di anticorpi antiCD20 e di pazienti adulti con Leucemia Linfatica Cronica (LLC). L’estensione di indicazione ottenuta per zanubrutinib arriva appena un anno dopo l’approvazione del farmaco innovativo per il trattamento di pazienti adulti affetti da macroglobulinemia di Waldenström, un linfoma linfoplasmocitico raro e a lenta progressione, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia, o come trattamento di prima linea per pazienti non idonei alla chemioimmunoterapia. “Questa approvazione rappresenta un importante passo avanti per il trattamento di pazienti affetti da una neoplasia rara come il linfoma della zona marginale – ha affermato Pier Luigi Zinzani, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Università di Bologna. – Avere a disposizione un farmaco come zanubrutinib, ad uso orale, può contribuire a trasformare la pratica clinica per questi pazienti, avendo dimostrato un'efficacia significativa con tassi di risposta elevati e duraturi in tutti i sottotipi di LZM". Pier Luigi Zinzani - Ordinario Istituto Ematologia ‘L. A. Seràgnoli’, IRCCS S. Orsola-Malpighi Bologna
GINECOLOGIA
GIUSTIFICABILE L’ISTERECTOMIA PROFILATTICA NELLA NEOPLASIA ENDOMETRIALE?
Nell’era delle sindromi genetiche e dei tumori eredo-famigliari dove collochiamo il tumore dell’endometrio che, nei paesi sviluppati, è al primo posto come incidenza tra le neoplasie ginecologiche rappresentando il sesto tumore nella donna? Può il rischio di tumore dell’endometrio giustificare l’isterectomia profilattica nelle pazienti con mutazione BRCA? L’isteroscopia negli ultimi anni ha avuto un notevole ampliamento dei suoi campi di applicazione, specie nel campo dell’infertilità. Grazie alla professionalità acquisita dagli operatori ed allo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche si è dimostrata non solo l’indagine più adeguata nel percorso diagnostico riproduttivo di una coppia infertile a fornire informazioni sulla patologia uterina (grado di raccomandazione B)1 , ma si è rivelata particolarmente utile per l’esecuzione di procedure chirurgiche mini-invasive, con il vantaggio di poterle a volte effettuare in regime ambulatoriale, senza ricorrere ad un ricovero ospedaliero. Dr.ssa Silvia Corso - U.O. Ginecologia e Ostetricia Ospedale A. Manzoni ASST Lecco
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