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Venerdì 29 Luglio 2023 |
"La redazione di MedlineTV va in vacanza e augura buona estate. Le pubblicazioni riprenderanno il 4 settembre 2023" Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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GINECOLOGIA Nel mondo il 50% delle gravidanze non sono “desiderate” ed il 61% di queste vengono interrotte.
“Qual’è il modo per evitare tutto questo? Usare una contraccezione efficace, spiega la prof.ssa Chiara Benedetto – Direttrice della Ginecologia Ostetricia Università di Torino.Sembra banale ma non è così.” A livello globale negli ultimi 50 anni l'utilizzo dei metodi contraccettivi è cresciuto, ma sono ancora oltre 160 milioni le donne che non hanno accesso ai farmaci e ai presidi necessari per evitare una gravidanza indesiderata. Quelle che incontrano maggiori difficoltà sono le donne più giovani e quelle che vivono nell'Africa subsahariana e nell'Asia meridionale. Uno studio realizzato in Gran Bretagna su 48.000 donne seguite per 40 anni ha dimostrato che le donne che utilizzano contraccettivi ormonali vivono più a lungo. Nonostante questi ed altri studi continuano ad esserci timori verso i contraccettivi ormonali, che possono assunti da donne che non presentano controindicazioni specifiche. Va ricordato che l’uso di contraccettivi moderni, quelli ormonali, abbinati al preservativo, sono fondamentali anche per evitare i contagi dalle malattie sessualmente trasmesse. In Italia ancora poche donne usano la contraccezione efficace, non sono bene informate e soprattutto degli effetti terapeutici come ad esempio i disturbi premestruali, dismenorrea, irregolarità del ciclo e prevenzione a lungo termine di tumori del colon-retto, del corpo dell’utero, dell’ovaio. Prof.ssa Chiara Benedetto – Direttrice Ginecologia Ostetricia Università di Torino
ONCOLOGIA “Test genomici: sono davvero un diritto per tutte? Le pazienti chiedono risposte.”
Come si spiegano e si raccontano i test genomici? Dando la parola a due diversi attori: i medici e i loro pazienti. Da qui nasce il format di Europa Donna Italia “Esperienze a confronto”, pensato per ragionare sull’importanza dei test genomici e sugli effetti che questi strumenti diagnostici hanno sulla pratica medica e sulla qualità della vita delle pazienti che ne hanno beneficiato. Ed ecco la prima video Conversazione con la prof.ssa Valentina Guarneri e la paziete Virginia Cecchetto. L’utilizzo dei test genomici è coerente con quanto viene sancito nell’ambito della medicina difensiva. È un aspetto da non sottovalutare e che potrebbe remare a favore di un potenziamento nell’utilizzo dei test genomici per le donne che ne hanno diritto. “Abbiamo dati solidi a fronte di studi randomizzanti validati, sono inclusi nelle linee guida internazionali e sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale - dice Valentina Guarneri, Professore Ordinario di Oncologia Medica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica, Università di Padova – “Certo, non sostituiscono l’esame istologico e neppure la corretta diagnosi, ma rappresentano un’informazione aggiuntiva, fondamentale per la donna perché le può permettere di evitare la chemioterapia, e di tutela per l’oncologo. Un altro aspetto importante è che per la prescrizione dei test genomici è necessaria la discussione nell’ambito del team multidisciplinare e anche questo è una garanzia per il medico e per la paziente”. Prof.ssa Valentina Guarneri - Oncologia Medica - Direttore Scuola di Specializzazione - Uni Padova
SPECIALI
Roche Diagnostics presenta la docu-serie “Il Viaggio del Campione. Il valore della diagnostica”
Roche Diagnostics Italia, che sviluppa e commercializza prodotti e soluzioni di diagnostica in vitro - si conferma partner del sistema santario nel promuovere iniziative come “Il Viaggio del Campione”, “journey” all’interno di un laboratorio di tre diverse tipologie di campione biologico (provetta di sangue, campione di tessuto e tampone nasofaringeo). Il progetto nasce per contribuire a creare consapevolezza e informazione sulla capacità della diagnostica in vitro di guidare le decisioni cliniche e dare risposte chiare a importanti domande di salute. Renzo Luciano Boldorini, Professore Ordinario Anatomia Patologica Università del Piemonte Orientale e Direttore S.C.D.U. Anatomia Patologica e Breast Unit AOU Maggiore della Carità di Novara presso la cui struttura è stato girato il viaggio del campione istologico, commenta: “in questi anni le tecnologie diagnostiche siano migliorate moltissimo amplificando quello che l’anatomia patologica può offrire alla cura del paziente; ne sono un esempio le tecniche di diagnostica molecolare, che oggi consentono con l’utilizzo di minime quantità di tessuto, quindi con prelievi minimamente invasivi per il paziente, di poter fornire una serie consistente di informazioni molto dettagliate relative alla firma molecolare del tumore, fondamentali per la definizione del percorso terapeutico”.
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