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Venerdì 19 maggio 2023 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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ONCOLOGIA Disponibile in Italia Teclistamab in CNN.
Anticorpo bispecifico umanizzato e pronto all’uso, diretto contro l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) e i recettori CD3 presenti sui linfociti T – sviluppato da Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson – è ora disponibile a prezzo non negoziato. Il farmaco, con somministrazione per via sottocutanea, è indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno tre precedenti terapie. “Gli studi registrativi – commenta Elena Zamagni, Professore Associato di Ematologia dell’Istituto di Ematologia 'L. e A. Seràgnoli' dell’IRCCS AOU S. Orsola-Malpighi di Bologna - hanno mostrato che due terzi dei pazienti trattati con teclistamab non solo hanno ottenuto una risposta buona, o addirittura ottima, alla terapia, ma che queste risposte vengono mantenute mediamente per un anno e mezzo. Trattandosi di pazienti con la malattia in una fase avanzata, quest’ultimo rappresenta un risultato ottimale. Un ulteriore vantaggio di questo farmaco è la possibilità di utilizzarlo su pazienti di ogni età, diversamente da altre forme di immunoterapia indicate per linee così avanzate di trattamento”. «I vantaggi di teclistamab, tuttavia, non si misurano solo in termini di vantaggi clinici, ma anche in termini di qualità di vita. Nel mieloma, infatti, la qualità della vita dei pazienti è strettamente legata al controllo della malattia e quindi all’efficacia dei trattamenti, che consentono di eliminare quei sintomi che tendono a esacerbarsi durante la fase acuta della malattia», conclude commenta la prof.ssa Elena Zamagni.
Prof.ssa Elena Zamagni - Associato Ematologia S. Orsola-Malpighi – Bologna
ENDOCRINOLOGIA 7th AME Diabetes Update
Le tecnologie per la gestione e il trattamento del diabete, hanno rivoluzionato negli ultimi anni il lavoro dei diabetologi e migliorato la qualità di vita dei pazienti con DM di tipo 1. Nel corso del convegno abbiamo approfondito le tecniche dei sensori di glucosio nel liquido interstiziale, sui moderni sistemi di microinfusione di insulina in continuo e degli algoritmi che controllano queste tecnologie – ricorda il dr. Francesco Tassone della Commissione Diabete AME. Come noto si tratta di dispositivi portatili, piccoli e discreti, che tramite un set infusionale e un ago-cannula, somministra insulina ad azione rapida 24 ore su 24. Non ha particolari effetti collaterali, tra questi va annoverata l’insorgenza di lievi infezioni cutanee nella zona di infusione che regrediscono con impacchi caldo umidi. Talora possono formarsi degli ascessi che richiedono terapia antibiotica o drenaggio chirurgico. Questo potenziale problema può essere evitato con un’accurata igiene, una rotazione dei siti di infusione e un cambio frequente del set di infusione.
Dr. Francesco Tassone - Commissione Diabete AME.
SPECIALI
Microbiota: “carta di identità” della salute della persona.
Il sequenziamento del DNA ha avuto nella microbiologia lo stesso impatto che ebbe il cannocchiale di Galileo nell’astronomia: una rivoluzione. “La ricerca sul microbiota intestinale - un vero e proprio organo che pesa più di un kilogrammo ed è formato da trilioni di microrganismi, batteri miceti e virus - sta dimostrando ogni giorno di più come la composizione microbica dell’intestino sia fondamentale per il benessere di ciascuno, ma anche come ogni persona sia dotata di un microbiota con caratteristiche uniche e adattive ai vari momenti della vita, tanto da essere considerato ad oggi la parte variabile del nostro genoma. Ogni individuo è unico in condizione di “eubiosi”, vale a dire di equilibrio e simbiosi tra i microrganismi e l’ospite, e ancora di più nei molteplici casi di “disbiosi”, cioè in condizione di squilibrio pro-infiammatorio – ha affermato Giovanni Barbara, Professore Ordinario di Medicina Interna e Gastroenterologia, Direttore dell’Unità Complessa di Medicina interna e Gastroenterologia IRCCS Policlinico S.Orsola, Chair di Gut Microbiota for Health section of European Society of Neurogastroenterology and Motility – Oggi abbiamo quindi un nuovo obiettivo in termini di salute umana: preservare un ecosistema microbico sano. L’identificazione di indicatori di scarsa salute del microbiota rappresenta un importante passo avanti nella individuazione di nuovi target di approcci dietetici e terapeutici mirati al ripristino del naturale benessere del microbiota”.
Prof. Giovanni Barbara - Direttore U.C. Gastroenterologia Policlinico S. Orsola (Bo)
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