MedlineTv – I video di questa settimana: Ginecologia: cesarei ancora in crescita - Oncologia: nuove linee AIOM colon-retto - Endocrinologia: consensus AME tarda pubertà.
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Venerdì 20 gennaio 2023 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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GINECOLOGIA Il taglio cesareo. Un tema molto dibattuto, dopo i dati che si riferiscono al parto chirurgico ci dicono che è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi 15 anni. Nel mondo ci sono casi estremi in come in Egitto che raggiunge il 70% vs. parto naturale.In Italia, il ricorso al taglio cesareo ha raggiunto livelli estremamente elevati (oltre il 10% - fonte ISS), e nonostante il problema sia da diversi anni al centro del dibattito politico sanitario, non si è ancora registrata alcuna inversione di tendenza. Permane, inoltre, una spiccata variabilità nel confronto tra le regioni, anche tra punti nascita di differente tipologia amministrativa e volume di attività (con percentuali di cesarei nettamente superiori alla media nazionale nei reparti caratterizzati da basso numero di parti).“Naturalmente – precisa la prof.ssa Irene Cetin - Direttore UOC Ostetricia e Ginecologia Ospedale V. Buzzi - Università degli Studi di Milano - Polo Universitario L. Sacco - tenere al ribasso l’incidenza dei parti cesarei può avere dei “costi” per il feto e la salute futura del bambini, viceversa farne troppi può avere influenza sulla salute della mamma e per il rischio connesso di future gravidanze. In generale la politica è quella di seguire un protocollo molto chiaro, che preveda quando eseguire un taglio cesareo sia programmato che in urgenza ricordando che stiamo eseguendo un intervento chirurgico con i relativi rischi.”Prof.ssa Irene Cetin – Università di Milano

ONCOLOGIA Nuove linee guida AIOM per tumore colon-retto.
“Tra le novità indicate dalle nuove linee guida del tumore del colon-retto – spiega il dr. Marco Imperatori – U.O.C. Oncologia – Azienda Ospedaliera S. Carlo di Potenza,troviamo la variazione dell’algoritmo terapeutico per lo stadio secondo ad alto rischio, quindi sulla pubblicazione dei dati che hanno dimostrato una sovrapposizione in termini di disease survival tra Xelox a tre mesi rispetto a sei mesi con un miglioramento di rischio di tossicità del trattamento. Mentre il Folfox (combinazione chemioterapica composta di acido folinico, fluorouracile e oxaliplatino) non si è dimostrato ugualmente performante, da cui l’indicazione di rimanere sui 6 mesi di trattamento. Le altre novità riguardano il trattamento nello stadio avanzato, con evidenze sulla chemio-immunoterapia, da sotto selezionare tramite marcatori di ricerca traslazionali. Sono state valutate anche le nuove evidenze emergenti sui KRAS inibitori e discusso sulla strategia del “re-challenge” aggiungendo la recente pubblicazione del CHRONOS e del CAVE che associa la “re-challenge” all’immunoterapia con cetuximab in associazione ad avelumab tramite valutazione in biopsia liquida.” Dr. Marco Imperatori – U.O.C. Oncologia – Azienda Ospedaliera S. Carlo Potenza

ENDOCRINOLOGIA “Pubertà ritardata”.
Un fenomeno fisiologico che determina problemi diagnostici importanti quali il deficit di GH multiplo o isolato, e l’ipogonadismo ipogonatropo. “Le linee guida ora in vigore sono abbastanza complesse – commenta il prof. Marco Cappa – Direttore U.O. Endocrinologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. A questo proposito all’interno di AME abbiamo organizzato una “consensus” definendo così delle nuove linee guida permettendo così anche ad endocrinologi non afferenti a strutture di terzo livello, di poter intervenire su una fascia di età così difficile. La pubertà ritardata è un problema ancora più complesso nelle bambine nell’evoluzione dei caratteri sessuali secondari fino a 14-15 anni con problematiche psicologiche per le ragazze ormai inserite in un contesto di adulti. La pubertà ritardata è una variante fisiologica di un normale processo di crescita che possono però nascondere anche patologie tumorali del sistema nervoso centrale ed endocrino ed handicap importanti se non riconosciuta in tempo.” Prof. Marco Cappa – Direttore U.O. Endocrinologia – Ospedale Bambino Gesù Roma

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