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Venerdì 18 Novembre 2022 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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GINECOLOGIAAGITE Piemonte: unicità o fluidità d genere? - ESEO la voce dei pazienti con esofagite eosinofila - Oncologia:+velocità nel trattamento HER2+
Si è svolto a Torino l’11 e 12 novembre il congresso dell’associazione ginecologi del territorio Agite Piemonte: “Unicità o fluidità di genere: aspetti medici, peculiarità chirurgiche ed implicazioni sociologiche”. “L’individuo con la sua unicità, i suoi punti di forza e di debolezza, con il valore dell’empatia e la cura del paziente sono stati i temi al centro delle due giornate. Commenta Massimo Abbondanza - direttore del congresso: oggi è ineludibile superare le vecchie frontiere per le quali le cure e le terapie erano neutre e dobbiamo tracciare nuovi percorsi considerando le nuove realtà sociali e i nuovi modelli di identità che non possono e non devono essere ignorati.”. I relatori che si sono alternati hanno affrontato argomenti anche complessi come i percorsi per l’affermazione di genere e le nuove identità sessuali negli adolescenti. Un congresso davvero multidisciplinare dove specialisti ginecologi, psicologi, endocrinologi, urologi e nutrizionisti hanno approfondito gli scenari della genitorialità contemporanea, gli aspetti sociali della riproduzione assistita e la contraccezione al maschile riscontrando l’interesse dei medici presenti. Dr. Massimo Abbondanza - Direttore congresso AGITE Piemonte
SPECIALIESEO, la voce dei pazienti con esofagite eosinofila.
L’associazione ESEO Italia nasce nel 2017 per volontà di alcune famiglie con un membro affetto da Esofagite Eosinofila, patologia rara a carico dell’esofago. Dal 2021 si occupa in maniera più estesa delle patologie gastrointestinali eosinofile. Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro, che persegue finalità di informazione, educative, di assistenza sociale, ricerca e promozione scientifica nell’ambito delle patologie gastrointestinali eosinofile. ESEO Italia si avvale di un comitato Tecnico-Scientifico composto da esperti su queste patologie su tutto il territorio italiano. In quanto patologia rara l’esofagite eosinofila ha “sofferto” di poca attenzione da parte del Sistema Sanitario Nazionale. I malati sono sottoposti a numerosi esami endoscopici e a esami di laboratorio immuno-allergologici, spesso molto costosi, sia in fase diagnostica che durante le urgenze, quando il cibo si blocca nell’esofago a causa dell’infiammazione. “Uno dei principali problemi è il ritardo diagnostico; è infatti una malattia spesso sottovalutata a causa di sintomi a volte non gravi. Il secondo problema è l’accessibilità al farmaco in ogni parte d’Italia in egual misura, processo che definirei un’«avventura», un viaggio da fare Regione per Regione con l’obiettivo di creare dei PDTA nelle eccellenze locali che diventano in seguito facilitatori di buone pratiche” – è il commento di Roberta Giodice, Presidente di ESEO APS Italia. Dr.ssa Roberta Giodice - Presidente di ESEO APS Italia
ONCOLOGIA La disponibilità in unica somministrazione di pertuzumab e trastuzumab di Roche è un significativo vantaggio anche per le strutture sanitarie.
Le pazienti con tumore al seno HER2-positivo possono ora disporre anche in Italia di una nuova opzione terapeutica che consente di diminuire significativamente le tempistiche di somministrazione delle cure grazie ad una nuova formulazione sottocutanea. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato a settembre 2022 la rimborsabilità dell’associazione a dose fissa (FDC) di pertuzumab e trastuzumab di Roche con ialuronidasi umana ricombinante, somministrabile per iniezione sottocutanea (SC) nel trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in fase precoce e metastatica. Un traguardo con un impatto importante sul miglioramento della qualità della vita delle pazienti con neoplasia alla mammella HER2-positiva, che rappresenta il 15-20% dei casi di tumore al seno, a partire dalla diminuzione del tempo necessario alle pazienti per ricevere la terapia, che nella nuova formulazione si riduce a pochi minuti. Anche a livello di organizzazione della struttura sanitaria la modalità sottocute determina quindi evidenti vantaggi, permettendo di contenere i tempi e i costi di somministrazione e preparazione della terapia, come spiega la dr.ssa Patrizia Nardulli - direttore Farmacia Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari. Un impatto positivo che si ripercuote in modo significativo sulla quotidianità delle pazienti che devono sottoporsi alle terapie. I dati di “patient preference” dimostrano infatti che la maggior parte delle pazienti preferisce ricevere la terapia per via sottocutanea, potendo trascorrere meno tempo in ospedale per il trattamento. Dott.ssa Patrizia Nardulli - Direttore Farmacia Istituto Oncologico Giovanni Paolo II – Bari
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