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Venerdì 15 aprile 2022 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici. |
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DIABETOLOGIA Studio PIONEER conferma semaglutide orale in superiore efficacia. Nuova soluzione per il trattamento del diabete tipo 2. È, infatti, arrivato anche in Italia semaglutide orale (Rybelsus®, Novo Nordisk), che combina l’efficacia dell’agonista del recettore del GLP-1, da assumere una volta al giorno. Semaglutide orale è stato oggetto del programma PIONEER, condotto su 9.543 adulti con diabete tipo 2, che ha dimostrato la superiore efficacia della molecola nella riduzione del livello di emoglobina glicata e nella perdita di peso rispetto alle altre classi di antidiabetici orali. Nello studio PIONEER 3, dove è stato messo a confronto con un inibitore del DPP-4, entrambi in aggiunta a metformina da sola o con sulfonilurea, è stata osservata, dopo 6 mesi di trattamento, una riduzione della HbA1c di 1,3 punti per cento rispetto allo 0,8 per cento ottenuto con il DPP-4i. “Il raggiungimento del controllo glicemico è sicuramente l’aspetto più importante per un farmaco indicato per il diabete – conferma il prof. Riccardo Candido – Resp. Centro Diabetologico 4 - ASU Giuliano Isontino di Trieste - basti pensare che la riduzione del livello di emoglobina glicata anche di un solo punto percentuale è in grado di ridurre drasticamente le complicanze della malattia. Ma anche il controllo del peso non è da sottovalutare, rappresenta ancora oggi uno dei più impattanti fattori di rischio per complicanze cardiovascolari. I dati degli Annali AMD evidenziano come l'80 per cento dei pazienti con diabete siano in sovrappeso o obesi”. Prof. RICCARDO CANDIDO – Resp. Centro Diabetologico 4 - ASU Giuliano Isontina Trieste
NEUROLOGIAEmicrania: sollecitati dalle Associazioni i decreti attuativi per il riconoscimento di patologia sociale e inserimento nei LEA. L’emicrania, com’è noto, è una malattia ad andamento cronico ed è, secondo i dati dell’OMS, la terza patologia più frequente del genere umano e la più disabilitante in assoluto se si considerano le donne di età fino ai 50 anni. In Italia sono 15 milioni le persone che hanno manifestato almeno un episodio di emicrania nella loro vita, di questi 11 sono donne.Per richiamare l’attenzione sul tema dell’emicrania e portare avanti un impegno corale che coinvolga anche la classe medica e le Istituzioni, Fondazione Onda ha realizzato il documento “Emicrania: una patologia di genere” che contiene il Manifesto in dieci punti “Uniti contro l’emicrania”. Tra i curatore l’associazione di pazienti “AL.CE - Alleanza Cefalalgici”. “Il Manifesto” – spiega Laura Merighi - Coordinatore nazionale AL.CE Alleanza Cefalalgici – contiene tutti i punti che ci aiutano a convivere con questa malattia cronica. Le persone con cefalea cronica ne soffrono tutti i giorni e se fosse possibile rispettare tutti i punti del “manifesto” avremmo una vita totalmente diversa”.Il Manifesto mette a sistema le 10 azioni necessarie per promuovere una maggior consapevolezza sulla malattia, un tempestivo e facilitato accesso ai percorsi specialistici di diagnosi e cura e in particolare alle strategie terapeutiche più efficaci e innovative: una call to action per raccogliere un impegno concreto, collettivo e coordinato, per offrire una migliore qualità della vita a tutte le persone che soffrono di emicrania. Laura Merighi - Coordinatore nazionale AL.CE Alleanza Cefalalgici
SPECIALI Tubo radiogeno e sensori-X più performanti per la nuova generazione di ‘imaging’ tridimensionale.L’ IRCCS San Raffaele di Milano ha ospitato la quinta edizione del congresso scientifico internazionale “NewTom Forum 2021-The Pioneer Of The Cone Beam CT”. NewTom è una storia d’eccellenza italiana: nel mondo, la tecnica della ricostruzione tomografica di volumi basata sull’acquisizione di proiezioni radiografiche bidimensionali con emissione raggi a fascio conico era già stata utilizzata negli anni 80’ su prototipi per esami ‘in vitro’, su sistemi di microTC per uso industriale e su simulatori per radioterapia come supporto ai piani di trattamento. Solo però nel 1996 è stato possibile realizzare NewTom 9000, il primo vero dispositivo per utilizzo sui pazienti, rivoluzionando così le tecniche diagnostiche.“Rispetto al primo modello NewTom lanciato 25 anni fa - afferma il Professor Pierluigi Mozzo – Università di Verona e depositario del primo brevetto della tecnologia CBCT, applicata in ambito dento-maxillo-facciale - vi è stata sia un’evoluzione tecnologica, che ha portato all’utilizzo di nuovi componenti - come il tubo radiogeno e sensori-X più performanti, con ricadute positive sulla qualità delle immagini e relativi tempi di scansione ridotti a favore del rapporto qualità/dose di radiazioni - sia continui miglioramenti a livello del software che ha introdotto nuovi protocolli di esame, varie possibilità di operare sul ‘processing’ delle immagini, la produzione di esami in formato standard DICOM e la connessione con i sistemi RIS (Radiological Information System) e PACS (Picture Archiving and Communication System). Tutto questo ha contribuito a migliorare sempre più la qualità dell’esame e del servizio complessivamente reso al paziente”.Prof. Pierluigi Mozzo – Dip. diagnostica e sanità pubblica - Università di Verona
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