MedlineTv – I video di questa settimana: Cardiologia - Neurologia – Dermatologia
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Lunedì 01 Aprile 2022 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici. |
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CARDIOLOGIA ASA e Diabete Mellito: nello studio ASCEND pochi i pazienti con inibitore della pompa protonica. Ilproblema della prescrizione di ASA acido acetilsalicilico a basso dosaggio nel paziente in prevenzione primaria. Spiega il prof. Claudio Ferri, direttore della Scuola di Medicina Interna all’Università de L’Aquila: “Quando si conducono questi trial ci si comporta in maniera diversa dalla pratica clinica quotidiana dove invece ci si rende conto che il paziente con eventi avversi dell’apparato gastroenterico superiore ha una storia positiva per dolori, per ulcera anche complicata. In questo caso, in accordo con quanto dicono i gastroenterologi italiani e i cardiologi dell’ANMCO si prescriverebbe un inibitore della pompa protonica che ridurrebbe almeno al 40% la probabilità di un danno gastroduodenale a sanguinamento. I dati dello studio ASCEND dicono che i pazienti ASA basso dosaggio raramente erano trattati con inibitori della pompa protonica. Quindi, a mio avviso, nel paziente diabetico a rischio alto o molto alto, la prescrizione di acido acetilsalicilico va presa in considerazione, perché l’epidemiologia è diversa dalla clinica, e noi siamo certamente più cauti con un paziente con ulcera gastrica o duodenale e nove volte su 10 prescriviamo un inibitore riducendo quasi a zero il rischio di sanguinamento” Prof. Claudio Ferri – Direttore Scuola di Medicina Interna – Università L’Aquila
SPECIALEEmicrania cronica: il paziente consulta in media da 8 a 18 diversi specialisti nel corso della propria vita. Elevare il livello di preparazione cominciando dalla formazione universitaria. L’emicrania è la terza patologia più frequente del genere umano e la più disabilitante in assoluto se si considerano le donne di età fino ai 50 anni. In Italia sono quindici milioni le persone che hanno manifestato almeno un episodio di emicrania nella loro vita, di questi undici milioni sono donne. “Inoltre – come ricorda il prof. Paolo Martelletti, Presidente FISC Fondazione Italiana Studio Cefalee – le crisi di emicrania progrediscono costantemente nella vita del paziente.” C’è da considerare anche la familiarità, ad esempio per una bambina che inizia ad avere crisi di cefalee in 15-20 anni si ritroverà cronica come la madre che l’ha accompagnata in visita dallo specialista. Il progetto IRON (parte del registro italiano dell’emicrania I-GRAINE) - condotto su 866 pazienti affetti da emicrania cronica visitati presso 24 centri cefalee italiani - ha inoltre documentato che l’intervallo che intercorre tra l’esordio dell’emicrania ed il primo accesso ad un centro cefalee è pari a circa 20 anni e che l’80 per cento degli esami diagnostici eseguiti nel frattempo è perfettamente inutile. Prof. Paolo Martelletti – Presidente FISC Fondazione Italiana Studio Cefalee
DERMATOLOGIA Relazione medico-paziente in tricologia. Attenzione alle patologie psichiatricheLa comunicazione medico-paziente in ambito tricologico è una degli aspetti più difficili in dermatologia. “Spesso infatti – conferma la d.ssa Anna G. Burroni dermatologia all’Ospedale San Martino di Genova e Presidente SIDEP - è un paziente, a volte molto sofferente, con patologie croniche e reduce da più trattamenti non soddisfacenti. E’ complicato anche per il medico che si ritrova a trattare sempre la stessa patologia con un plausibile “calo dell’attenzione” anche a causa di una facilità superficiale di definire una diagnosi. Non dimenticando la complessità di individuare la corretta terapia adatta e compliante al paziente.” La specifica preparazione del medico, il coinvolgimento del paziente in ogni momento della visita saranno due elementi fondanti della terapia a fianco della molecola stessa. Ancora più importante è la valutazione di una possibile patologia psichiatrica correlata che può essere di primo o secondo livello, che andrà gestita senza farla diventare il centro dell’anamnesi e rimanendo sul piano prettamente dermatologico. Solo quando avrà la fiducia del paziente si potrà dirottarlo verso un altro specialista.D.ssa Anna G. Burroni – specialista dermatologia Ospedale San Martino di Genova
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