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Venerdì 18 marzo 2022 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici. |
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CARDIOLOGIA ASA: lo studio ASCEND non rappresenta i pazienti (italiani) con rischio cv basso-moderato. “Recentemente si è tornati sul problema della prescrizione di ASA acido acetilsalicilico a basso dosaggio nel paziente in prevenzione primaria, a causa di aumento di sanguinamenti non fatali a carico dell’apparato gastroenterico.” – spiega il prof. Claudio Ferri, direttore della Scuola di Medicina Interna all’Università de L’Aquila. Come è noto, questa definizione è fuorviante in molti casi: il paziente diabetico, ad esempio, è sempre caratterizzato da un rischio cardiovascolare almeno moderato, anche in prevenzione primaria, ricadendo però nel rischio cardiovascolare elevato o molto elevato nella grande maggioranza dei casi, ad esempio per la presenza di proteinuria oppure di ipertrofia ventricolare sinistra. Nello studio “A Study of Cardiovascular Events iN Diabetes” (ASCEND), nel quale 15.480 pazienti diabetici senza malattia cardiovascolare hanno ricevuto aspirina 100 mg al giorno oppure placebo. Il rischio cardiovascolare del tipico paziente ASCEND era decisamente basso in quasi la metà (40%) dei pazienti reclutati e, comunque, nella media globale dei pazienti (questo, peraltro, è chiaramente scritto anche dagli stessi autori del report principale su ASCEND). Quindi, ho osservato che nello studio sono stati reclutati pazienti molto lontani da quelli incontrati comunemente in prevenzione primaria mediamente con rischio cardiovascolare con basso-moderato. Prof. Claudio Ferri – Direttore Scuola di Medicina Interna – Università L’Aquila.
GINECOLOGIAFormazione ed empatia in ostetricia per la relazione post Covid con le pazienti. “La pandemia in diversi casi ha avvicinato i pazienti ai medici. La cosa più importante è avere una corretta empatia con i malati, per ottenere fiducia e fare in modo che si senta protetto” – dichiara il dr. Stefano Morgera, direttore sanitario della Casa di Cura Internazionale di Napoli. E’ fondamentale che i medici apprendano tuti gli elementi di una corretta comunicazione con il paziente, che tenga conto delle sue aspettative e paure, della sua “agenda” personale, sia per patologie complesse sia per le piccole. Questo aiuterà nel caso di aventi avversi ed eventuali contenziosi. “In particolare la ginecologia e l’ostetricia italiana – afferma Morgera – ha avuto grandi cambiamenti. Il pronto soccorso ostetrico ha praticamente ridotto il suo servizio limitando l’accesso alle donne gravide e ritardando così la prevenzione su patologie a rischio”. Dr. Stefano Morgera - Direttore sanitario Casa di Cura Internazionale Napoli.
DERMATOLOGIA Il digitale riavvicini i pazienti agli ambulatori dermatologici.Lo sviluppo e la diffusione della telemedicina in dermatologia sta mettendo a rischio una corretta diagnosi a sfavore del paziente. “La pratica “digitale” deve essere normata e codificata su tutto il territorio nazionale, afferma il prof. Francesco Cusano – presidente ADOI Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani. Come società scientifica abbiamo ricevuto oltre 400 progetti con applicazioni, norme ed utilizzi totalmente scoordinati tra loro.”Deve essere inoltre definito il tipo di paziente che può essere seguito con queste tecnologie e non generalizzare per convenienza.ADOI ha sostenuto una serie di campagne di sensibilizzazione – quale “SOS Psoriasi” - per riavvicinare, anche con l’aiuto del digitale, i pazienti agli ambulatori di dermatologia.Prof. Francesco Cusano – Presidente ADOI
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