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Venerdì 18 febbraio 2022 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici. |
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CARDIOLOGIA 22° Congresso Nazionale ARCA. Terapia medica ottimale nel paziente con Sindrome Coronarica Cronica.
“Il trial ISCHEMIA ha dato un risultato apparentemente chiaro: la presenza di ischemia anche moderata o severa non è di per sé un criterio per indirizzare il paziente a coronarografia ed eventuale rivascolarizzazione” – dichiara il dott. Pierluigi Temporelli, Divisione di Cardiologia Istituti Clinici Scientifici Maugeri - IRCCS Veruno (No). “L’indicazione è: mettere in atto la terapia medica ottimale e, se non si ottiene così un successo pieno, considerare un’ipotesi invasiva. La terapia medica ottimale non contempla solo l’intervento farmacologico: come stressato dalle Linee Guida, è necessario modificare i fattori di rischio adottando uno stile di vita corretto. Ciò in associazione a farmaci ‘preventivi’: antiaggreganti, statine e – se necessari – antiipertensivi come ACE-inibitori e sartani. Per poter controllare segni e sintomi di ischemia, i betabloccanti dovrebbero essere mantenuti quasi sempre in prima battuta. Qualora non fossero sufficienti o non potessero essere implementati è possibile utilizzare altre molecole, tra cui Ivabradina, che non impatta sulla pressione arteriosa, e Ranolazina, che non ha effetti negativi né sulla pressione arteriosa né sulla frequenza cardiaca e può essere abbinata a tutte le categorie di farmaci”. Dott. Pierluigi Temporelli – Divisione di Cardiologia, Istituti Clinici Scientifici Maugeri - IRCCS Veruno (No)
GINECOLOGIA Congresso Nazionale SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE 2021. Carcinoma ovarico: nuove opportunità di cura.Negli ultimi anni vi sono stati notevoli avanzamenti nel trattamento del carcinoma ovarico. “Si tratta di una patologia estremamente complessa, la più letale nell’ambito delle neoplasie ginecologiche” – sottolinea il prof. Massimo Franchi, Direttore UOC Ginecologia e Ostetricia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. “Tuttavia, oggi si può guarire da questa malattia anche in fase metastatica, aspirazione impensabile soltanto fino a poco tempo fa. Per farlo è però necessaria una condizione: è fondamentale che questi casi vengano indirizzati e trattati in Centri di riferimento ad alto volume. È dimostrato che la possibilità di una donna affetta da carcinoma ovarico di vivere a lungo dipende in prima misura da dove sarà trattata. Inoltre, non dimentichiamo che il tumore ovarico viene classificato tuttora come neoplasia rara. Un Centro altamente specializzato – come il nostro – nel trattamento delle neoplasie dell’ovaio permette di fornire il meglio alle pazienti”. Espone il professore: “i nostri chirurghi e ginecologi oncologi sono in grado di offrire i trattamenti innovativi di cui oggi disponiamo, come la chemioipertermia e la PIPAC (Pressurized Intraperitoneal Aerosol Chemotherapy), che cambiano completamente la prognosi”.Prof. Massimo Franchi – Direttore UOC Ginecologia e Ostetricia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
DERMATOLOGIA58° Congresso Nazionale ADOI. Trattamento della malattia psoriasica nel paziente complesso.La gestione del paziente con psoriasi moderata-severa che presenta delle comorbilità, spesso di tipo metabolico, è meritevole di particolari attenzioni. “Quando la psoriasi è diffusa c’è bisogno di un trattamento sistemico, ma molti di questi presentano delle controindicazioni nei pazienti complessi” – evidenzia il prof. Paolo Gisondi, Professore Associato di Dermatologia all’Università di Verona. “In tali contesti, quindi, è necessaria una terapia efficace che non aggravi le comorbilità metaboliche. I farmaci biologici soddisfano questa esigenza, soprattutto i nuovi trattamenti biologici anti-interleuchina che agiscono su delle citochine quali l’interleuchina-17. Potenzialmente, inibire l’interleuchina-17 può avere un ruolo favorente la riduzione dell’infiammazione del fegato associata alla steatosi epatica, spesso frequente nel paziente complesso”. Aggiunge il professore:“Secukinumab è un farmaco versatile perché si inserisce con valore nel trattamento delle manifestazioni cutanee e articolari. Inoltre, ha mostrato un profilo di sicurezza e di efficacia anche per quanto concerne altri target. Oggi è somministrabile mediante un nuovo dispositivo: una ‘penna’ di facile utilizzo con un dosaggio di 300 milligrammi”.Prof. Paolo Gisondi – Professore Associato di Dermatologia, Università di Verona
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