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Venerdì 14 maggio 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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ONCOLOGIA
Trattamento con termoablazione per i tumori papillari della tiroide. È possibile evitare la chirurgia. L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e l’Università degli Studi di Milano hanno condotto uno studio – pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Endocrinology’ – per valutare la possibilità di trattare il microcarcinoma papillare della tiroide con una tecnica mininvasiva: la termoablazione. “Questa tecnica, già utilizzata per i tumori del fegato, del rene o del polmone, è estremamente sicura in mani esperte” – rassicura il dott. Giovanni Mauri, Radiologo interventista dello IEO (Mi) e Ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano. “Consiste nell’inserimento di un piccolo ago sotto guida ecografica con anestesia locale a livello della tiroide e del microcarcinoma tiroideo. Si eroga un’energia di tipo termico – laser o a radiofrequenza – che va a distruggere in maniera controllata una certa quantità di tessuto: il tumore e pochissimo parenchima tiroideo sano. Consente un impatto estremamente limitato sulla funzione tiroidea e i pazienti non devono assumere una terapia ormonale sostitutiva. La termoablazione è una possibilità, ad esempio, quando il microcarcinoma papillare non ha superato la capsula tiroidea o non si trova in stretta adiacenza a strutture vitali. Di conseguenza, è fondamentale una valutazione ecografica accurata per capire se il paziente sia idoneo”. Dott. Giovanni Mauri – Radiologo interventista dello IEO - Istituto Europeo di Oncologia (Mi)
CARDIOLOGIA
Webinar: “Il paziente con Scompenso Cardiaco nel 2021”. Come ottenere il massimo dalla collaborazione con le nuove opzioni terapeutiche. Il 24 maggio 2021 avrà luogo un webinar organizzato dalla ‘Fondazione Ricerca e Innovazione Cardiovascolare’ con il supporto di Summeet, piattaforma su cui è possibile registrarsi ed accedere al corso FAD con 3 punti ECM. L’evento scientifico verterà sulla gestione dei pazienti con scompenso cardiaco. “Innanzitutto, le sessioni di questo Congresso digitale saranno dedicate alle ultime novità tecnologiche e scientifiche in tema di scompenso cardiaco, quali l’impiego di farmaci glicosurici e il monitoraggio a distanza” – racconta il dott. Bernardo Cortese, Direttore di Cardiologia presso la Clinica San Carlo di Paderno Dugnano (Mi) e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Ricerca e Innovazione Cardiovascolare. “Una relazione ci permetterà di capire quali sono i vantaggi e le modalità con cui possiamo monitorare clinicamente i nostri pazienti a domicilio. Inoltre, tratteremo le principali complicanze e comorbidità dei pazienti scompensati, tra cui l’anemia e i disturbi del sonno. Infine, tenteremo di capire le mancanze di noi cardiologi nei confronti della medicina territoriale, come offrire un servizio migliore ai nostri colleghi sul territorio e ai nostri pazienti. La finalità di questo Congresso è creare una collaborazione maggiore tra Ospedale e territorio”. Dott. Bernardo Cortese – Direttore di Cardiologia della Clinica San Carlo, Paderno Dugnano (Mi)
SPECIALI
Accademia del Paziente Esperto EUPATI. Il ruolo del paziente consapevole, formato ed influente. Accademia del Paziente Esperto EUPATI (European Patients’ Academy for Therapeutic Innovation) si pone l’obiettivo di educare i pazienti affinché siano informati sull’attività di Ricerca e Sviluppo dietro a un farmaco e su come possano fare la loro parte. “I pazienti formati possono svolgere un ruolo attivo insieme ai ricercatori, ai medici, alle aziende farmaceutiche e alle Istituzioni dando il punto di vista unico del paziente nelle varie fasi di sviluppo di un farmaco” – spiega la dott.ssa Dominique Van Doorne, Presidente Accademia del Paziente Esperto EUPATI. “Per questo l’Accademia ha firmato un protocollo di intesa con AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco nel 2014 e nel 2019. Il parere del Paziente Esperto, nelle fasi di autorizzazione all’emissione in commercio di farmaci, è ascoltato da AIFA ed è ancora più autorevole se il soggetto sa esattamente come si svolge la ricerca, conosce tutto il ciclo di vita del farmaco”. Aggiunge la dottoressa: “il Paziente Esperto può affiancare i clinici permettendo di migliorare il percorso di arruolamento dei pazienti negli studi e la relazione clinico-ricercatore-paziente”. È una figura rassicurante che supporta il paziente nelle varie fasi degli studi clinici, aiuta a ridurre i ‘drop out’ e rinforza l’aderenza terapeutica del paziente. Dott.ssa Dominique Van Doorne – Presidente Accademia del Paziente Esperto EUPATI
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