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Venerdì 7 maggio 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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UROLOGIA
“Cistite, una gestione agile”. Un progetto promosso dagli urologi del Gruppo AGILE. Gruppo AGILE (Italian group for advanced laparo-endoscopic and robotic urologic surgery) e Federfarma Servizi hanno dato il via alla campagna ‘Cistite, una gestione agile’: un programma di sensibilizzazione rivolto a Urologi, Medici di Medicina Generale e Farmacisti. Il 10 maggio 2021 avrà luogo il primo dei 5 webinar gratuiti con 3 punti ECM previsti tra maggio e giugno. Il progetto ha l’obiettivo di affrontare il tema del trattamento della cistite – patologia estremamente frequente che tende alla recidiva – e ridurre l’uso e l’abuso degli antibiotici. “Gruppo AGILE, composto da giovani urologi italiani votati alla didattica in urologia, propone una gestione ‘agile’ che consiste nell’abbandonare la terapia antibiotica empirica favorendo un approccio più fisiologico e ragionato con il D-mannosio ad alte dosi” – spiega il dott. Luca Cindolo, Responsabile di Urologia della Clinica ‘Villa Stuart’ di Roma. “Ci sentiamo in dovere di innestare l’idea di un cambiamento nella pratica clinica. Molto spesso la cistite è un disturbo autolimitante; tuttavia, noi medici prescriviamo da subito una terapia antibiotica. Questo atteggiamento, formalmente corretto, avrà delle conseguenze in termini di antibiotico-resistenza e scarsa rispondenza alle terapie in futuro”. Dott. Luca Cindolo – Responsabile di Urologia della Clinica “Villa Stuart” di Roma
ENDOCRINOLOGIA
3rd Italian Obesity Barometer Summit. L’obesità deve essere una priorità per il Sistema Sanitario. L’obesità è una malattia cronica complessa che comporta una significativa sofferenza per i pazienti in termini clinici, fisici e psicologici. È risultata, inoltre, uno dei fattori principali di aggravamento dell’infezione da Covid-19. “Ciò nonostante è ancora considerata – da persone, medici e Istituzioni – come una condizione semplicemente legata al fatto che i pazienti seguano comportamenti errati dal punto di vista alimentare e dell’attività motoria” – dichiara il Prof. Luca Busetto, Presidente SIO - Società Italiana dell’Obesità. “La persistenza di questa visione superata dell’obesità causa problemi sia a livello individuale sia a livello clinico, è fallimentare dal punto di vista terapeutico e porta alla stigmatizzazione delle persone con obesità”. Ricorda il professore: “l’obesità non è inserita nella lista delle malattie croniche del nostro Paese, i Centri specialistici sono poco diffusi sul territorio, vi è una scarsa offerta di servizi dietologici o di supporto psicologico, i farmaci contro l’obesità sono tutti a carico del paziente, i Centri di riabilitazione nutrizionale sono estremamente rari. Coloro che si occupano di obesità dal punto di vista clinico stanno facendo uno sforzo per convincere tutti, incluse le Istituzioni, che è necessario un cambiamento”. Prof. Luca Busetto – Presidente SIO - Società Italiana dell’Obesità
ONCOLOGIA
Emofilia e attività sportiva. Mancanza di Linee Guida e protocolli. È stata realizzata un’indagine nella Regione Puglia – ideata da CSL Behring e condotta da Doxapharma con la supervisione scientifica del Centro Emofilia Pediatrico del Policlinico-Giovanni XXIII di Bari – volta a valutare la gestione della persona emofilica in relazione allo sport. I risultati hanno evidenziato: Linee Guida non ben definite, carenza di protocolli, barriere nell’accesso alla pratica sportiva spesso derivanti da punti di vista differenti tra Ematologi e Medici dello Sport sui potenziali benefici per i pazienti. “Nel corso degli ultimi anni gli avanzamenti terapeutici hanno portato questa patologia emorragica rara ad essere curata con il fattore carente, il fattore ottavo o il fattore nono” – esplica il dott. Giuseppe Lassandro, Dirigente Medico del Centro Emofilia Pediatrico del Policlinico-Giovanni XXIII di Bari. “Con la terapia in profilassi il soggetto con emofilia non soffrirà più di emorragie evidenti e potrà condurre una vita normale. Si stanno affacciando anche terapie non sostitutive e i nuovi fattori della coagulazione a lunga emivita aumentano la protezione, soprattutto articolare. Noi medici dobbiamo indicare l’attività motoria per i bambini emofilici: migliora il trofismo muscolare e permette di prevenire eventuali patologie nel tempo legate all’emofilia”. Dott. Giuseppe Lassandro – Dirigente Medico del Centro Emofilia Pediatrico del Policlinico-Giovanni XXIII di Bari
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