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Venerdì 16 aprile 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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MEDICINA VASCOLAREABI per predire il rischio CV e la mortalità per cancro. Lo studio SIAPAV Triveneto. L’arteriopatia periferica (PAD) è un problema di salute globale sempre più incidente con alti tassi di mortalità e morbilità cardiovascolare. Si tratta di una malattia polidistrettuale che comporta un’elevata prevalenza di cardiopatia ischemica e vasculopatia cerebrale. “Studi su popolazioni esenti da malattie cardiovascolari e da PAD sintomatica hanno dimostrato che un ABI (indice pressorio caviglia-braccio) anormale è associato a una mortalità CV a dieci anni quasi quattro volte superiore rispetto a un ABI normale” – illustra la dott.ssa Adriana Visonà, Direttore UOC Angiologia presso l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana. “Pertanto, le Linee Guida europee raccomandano la misurazione dell’ABI per diagnosticare la PAD e per stratificare il rischio cardiovascolare. Recentemente è stato pubblicato sull’ ‘European Journal of Internal Medicine’ uno studio prospettico osservazionale, condotto in dieci Centri di angiologia della Regione Veneto da soci SIAPAV - Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, per valutare l’ABI quale predittore di rischio cardiovascolare e di mortalità per cancro”. L’ABI si conferma uno strumento per la valutazione del rischio CV; il suo nuovo ruolo predittivo di mortalità per cancro necessita di ulteriori conferme. Dott.ssa Adriana Visonà – Direttore UOC Angiologia Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana
ONCOLOGIA Olaparib nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo BRCA mutato. Lo studio OlympiAD.Il tumore al seno triplo negativo con mutazioni BRCA1/2 germinali è la forma più aggressiva di tumore mammario ed insorge prevalentemente in donne giovani. “Ad oggi l’unico trattamento relativamente efficace per questo carcinoma è la chemioterapia, ma in stadio avanzato è in grado di controllare la malattia solo per poco più di un anno” – riporta il prof. Pierfranco Conte, Direttore Oncologia Medica 2 dell’Istituto Oncologico Veneto (PD). “Esistono delle interessanti novità terapeutiche, in particolare gli inibitori di PARP. È stato ormai dimostrato che questi farmaci hanno una grande efficacia nel tumore dell’ovaio BRCA mutato. Nello studio OlympiAD, pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine, si è visto che gli inibitori di PARP nel carcinoma mammario triplo negativo BRCA mutato sono in grado di prolungare in maniera significativa la durata della sopravvivenza libera da progressione e, in un sottogruppo di pazienti trattate in prima linea, la sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia. Il farmaco Olaparib, inibitore di PARP, è una nuova opzione terapeutica aggiuntiva che prolunga la sopravvivenza libera da progressione, un primo passo verso l’obiettivo della terapia medica dei tumori al seno avanzati: la cronicizzazione della malattia”.Prof. Pierfranco Conte – Direttore Oncologia Medica 2, Istituto Oncologico Veneto (PD)
SPECIALI Spondilite anchilosante. Sintomi da identificare per garantire la remissione con i farmaci biotecnologici. Le persone affette da spondilite anchilosante – malattia che affligge circa 40 mila italiani – attendono troppo tempo per ricevere una diagnosi corretta. “La manifestazione più tipica è un dolore infiammatorio lombosacrale che dura da più di 3 mesi, insorge soprattutto nelle ore notturne e si riduce solo con il movimento” – esplica il prof. Mauro Galeazzi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio sulle Malattie Reumatologiche CAPIRE. “Un dolore particolare che non può essere legato a un fatto né traumatico né artrosico”. L’Osservatorio CAPIRE e ANMAR - Associazione Nazionale Malati Reumatici hanno effettuato un sondaggio su oltre 100 pazienti. L’83% degli intervistati ha affermato di aver fatto quattro o più visite mediche prima di ottenere la diagnosi. Consiglia il professore: “Di fronte a situazioni poco chiare caratterizzate da questo dolore cronico, la raccomandazione è di inviare il paziente al reumatologo. Esistono da diversi anni i ben noti farmaci biotecnologici, alcuni dei quali sono indicati anche per il trattamento della spondilite anchilosante. L’inizio precoce di questi farmaci efficaci garantisce la remissione della malattia, uno stato che può durare molti anni con una qualità di vita più che accettabile e senza dolore”. Prof. Mauro Galeazzi – Responsabile Scientifico dell’Osservatorio sulle Malattie Reumatologiche CAPIRE
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