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Venerdì 9 aprile 2021 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Questa settimana aggiornamenti, speciali, interviste, commenti e casi clinici.
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SPECIALIAccordo nazionale per la somministrazione dei vaccini anti-Covid19 in farmacia. La figura del ‘Farmacista Vaccinatore’ diventa una realtà anche in Italia. È stato siglato lo schema di accordo quadro nazionale tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome per la somministrazione dei vaccini anti-Covid-19 in farmacia da parte del farmacista. Nel documento sono stati definiti vari aspetti tecnico-organizzativi, le misure logistiche necessarie al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e dei farmacisti, le modalità operative della seduta vaccinale – dalla fase di prenotazione a quella osservazionale e di gestione di eventuali reazioni avverse al vaccino – ed il percorso formativo volto ad abilitare il farmacista all’esecuzione delle vaccinazioni contro il SARS-CoV-2. “Il Covid-19 è come una grande guerra; noi dobbiamo sconfiggere questa pandemia e lo dobbiamo fare insieme” – commenta la dott.ssa Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia. “Ci stiamo avvicinando ad altri Paesi europei. Le vaccinazioni in farmacia sono da anni una realtà in Portogallo, in Francia e in altre Nazioni. La ‘Farmacia dei Servizi’, Centro polifunzionale, vede ora aggiungersi un altro tassello; dopo la telemedicina e l’autoanalisi: le vaccinazioni in farmacia”. Dott.ssa Annarosa Racca – Presidente di Federfarma Lombardia
DERMATOLOGIA Terapie selettive e nuovi dispositivi per il trattamento della psoriasi. Studio ORION di fase 3.Nel corso degli anni, le terapie disponibili per la psoriasi sono divenute sempre più selettive. “Dal 2006 si è osservato un proliferare di studi che hanno portato all’utilizzo di farmaci biotecnologici, dagli anti TNF-α agli anti Il-23, che colpiscono in maniera specifica una determinata interleuchina” – afferma la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, Direttore UOC di Dermatologia e Venereologia, Università di Napoli Federico II. Per le persone affette da psoriasi e per gli Specialisti dermatologisono in arrivo due importanti innovazioni da parte dell’Azienda farmaceutica Janssen: una app e la penna One-Press per l’auto-somministrazione di Guselkumab in caso di psoriasi a placche da moderata a severa, testata nello studio ORION di fase 3. Spiega la professoressa: “One-press è un dispositivo ergonomico, facile da utilizzare anche per chi ha l’artrite alle mani, che consente di ridurre il rischio di non iniettare completamente la dose del farmaco e di incrementare l’aderenza terapeutica. L’app JPso Calculators permette al medico di calcolare tre diversi indici clinici utili nel monitoraggio della malattia e della terapia: il PSSD, diario dei segni e dei sintomi dei pazienti con psoriasi, il PASI (Psoriasis Area Severity Index) e il BMI (indice di massa corporea)”.Prof.ssa Gabriella Fabbrocini – Direttore UOC di Dermatologia e Venereologia, Università di Napoli Federico II
ONCOLOGIA Immunoterapia. Valutazione agnostica della combinazione Nivolumab-Ipilimumab.Il trattamento con l’immunoterapia sta mostrando risultati sempre più incoraggianti, in particolare con la combinazione di due molecole immuno-oncologiche: Nivolumab più Ipilimumab. È stata pubblicata sul ‘Journal of Translational Medicine’ una metanalisi che ha considerato 7 studi su oltre 2400 pazienti affetti da tumore, coordinata dall’Università La Sapienza di Roma. “Grazie all’attività di Nivolumab e Ipilimumab – che agiscono su checkpoint immunitari diversi – e alla loro azione sinergica, abbiamo potuto osservare un aumento significativo del controllo di malattia e della sopravvivenza globale” – racconta il prof. Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma. “Non abbiamo effettuato una valutazione per organo, bensì una valutazione agnostica, trasversale. Dall’analisi dei dati relativi a questi pazienti, affetti da tumori di eziologia diversa, è emerso come l’associazione Nivolumab-Ipilimumab riduca il rischio di progressione della malattia del 20%, il rischio di morte del 13% e soprattutto dia un incremento importante della risposta del 60% rispetto alla monoterapia con Nivolumab: una risposta più rapida che si traduce in un vantaggio clinico significativo”.Prof. Paolo Marchetti – Direttore Oncologia Medica B, Policlinico Umberto I di Roma
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