UROLOGIA Lunedì 8 marzo Progetto TMD - Team Multidisciplinare Uro-Oncologico. 7 Società Scientifiche unite per definirne regole e funzioni. Sono stati presentati i primi risultati del Progetto TMD - Team Multidisciplinare Uro-Oncologico, partito nel 2015 e promosso da SIUrO - Società Italiana di Uro-Oncologia, AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRB - Associazione Italiana di Radiobiologia, AIRO - Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica, AURO.it - Associazione Urologi Italiani, CIPOMO - Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri e SIU - Società Italiana di Urologia. Con l’obiettivo di stabilire come devono essere costruiti e funzionare i TMD per l’assistenza dei pazienti, sono stati consegnati i documenti tecnico-scientifici illustranti standard e requisiti minimi che devono avere i TMD a AGENAS, Ministero della Salute, Conferenza Stato-Regioni e Istituto Superiore di Sanità. “Abbiamo intrapreso un percorso iniziato con la prostata, tumore con incidenza e prevalenza maggiore, che ha poi coinvolto anche vescica e rene; i carcinomi del testicolo vi rientreranno in un prossimo futuro” – assicura il prof. Giario Conti, Segretario Nazionale SIUrO e Coordinatore del Progetto TMD. Per ogni patologia sono stati stabiliti: figure professionali necessarie (ruoli, conoscenze e abilità), Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali e indicatori per il monitoraggio. Prof. Giario Conti – Segretario Nazionale SIUrO - Società Italiana di Uro-Oncologia
ENDOCRINOLOGIA
Martedì 9 marzo Vaccini anti-Covid19, AME rassicura: “AstraZeneca idoneo per Tiroidite di Hashimoto”. Il Ministero della Salute ha emanato l’8 febbraio 2021 delle ‘raccomandazioni ad interim’ per individuare le categorie di pazienti da vaccinare prioritariamente e preferibilmente con quale tipologia di vaccino anti-Covid19, citando e creando confusione in merito alla Tiroidite di Hashimoto. Per tale motivo AME - Associazione Medici Endocrinologi ritiene fondamentale precisare che non si ravvedono motivi che giustifichino l’inserimento della Tiroidite di Hashimoto né nell’elenco delle condizioni cliniche di ‘estrema vulnerabilità’ né in quello delle ‘Persone con aumentato rischio se infettate dal Covid19’, per le quali vi è un’indicazione preferenziale ai vaccini a mRNA. La Tiroidite di Hashimoto è una patologia autoimmune organo-specifica che non prevede terapie immunosoppressive e solo saltuariamente è correlata ad altre malattie autoimmuni endocrine gravi o a malattie autoimmuni non organo-specifiche. “Sicuramente associare la Tiroidite di Hashimoto a tutta una serie di altre patologie autoimmuni importanti ha messo in allarme sia i medici sia i pazienti” – conferma il dott. Franco Grimaldi, Presidente AME. “Non ci dovrebbero essere problematiche per i pazienti affetti di Tiroidite di Hashimoto a essere sottoposti al vaccino di AstraZeneca”. Dott. Franco Grimaldi – Presidente AME - Associazione Medici Endocrinolog
SPECIALI
Mercoledì 10 marzo Il futuro della Neurochirurgia. Impatto delle nuove tecnologie e convergenza di competenze mediche. “Il periodo attuale, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, rappresenta un’opportunità per i medici e per i neurochirurghi in particolare, per aggiornare e rifondare le basi della neurochirurgia” – sostiene il prof. Paolo Cappabianca, Presidente SINch - Società Italiana di Neurochirurgia. L’hashtag selezionato per contraddistinguere il biennio 2020-2022 della SINch è #‘inFormazione’, poiché ormai le conoscenze mutano radicalmente in un lasso temporale molto breve. Commenta il Presidente SINch: “Le tecnologie incalzanti, il contributo delle nuove leve e la digitalizzazione stanno cambiando il mondo e i rapporti con l’opinione pubblica. La Società Italiana di Neurochirurgia si è attivata per costruire un canale digitale, promuovere i social media e ristrutturare il proprio sito web”. Sottolinea il professore: “In quest’epoca la neurochirurgia non può fare a meno, per esempio, di radiologi, anestesisti, ingegneri e di tutta una serie di branche affini”. E conclude con riferimento al futuro: “Le prospettive della neurochirurgia sono ottimistiche; grazie alla convergenza di interessi e di competenze mediche oggi è possibile trattare delle malattie una volta neanche lontanamente curabili, né in termini medici né in termini chirurgici”. Prof. Paolo Cappabianca – Presidente SINch - Società Italiana di Neurochirurgia
ONCOLOGIA Venerdì 11 marzo Talassemie: nuove prospettive di guarigione con l’editing genomico.È in corso un trial internazionale di terapia con editing genomico mediante tecnica CRISPR/Cas9 in soggetti affetti da beta-talassemia trasfusione dipendente e drepanocitosi. “Questo approccio mira a modificare le cellule staminali emopoietiche allo scopo di disgregare l’enhancer eritroide specifico di BCL11A, implicato nella repressione della produzione di emoglobina fetale dopo la nascita, per ripristinarne la produzione” – esplica il dott. Mattia Algeri del Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma), unica struttura ospedaliera italiana coinvolta nella sperimentazione. I primi dati hanno mostrato in tutti e sette i pazienti trattati: attecchimento granulocitario e piastrinico, indipendenza trasfusionale entro i 2 mesi dall’infusione delle cellule staminali editate, un profilo di tossicità assolutamente compatibile con quello correlato all’infusione di chemioterapia con Busulfano, necessaria per la mieloablazione prima della procedura”. Evidenzia il dottore: “Se confermati, questi risultati estremamente incoraggianti cambieranno la storia del trattamento della beta-talassemia, offrendo ai pazienti una possibilità di liberazione definitiva dalla necessità di supporto trasfusionale”.Dott. Mattia Algeri – Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare e Genica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma)
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